Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact
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Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound. A Pact

Progetto espositivo a cura di Giuseppe Garrera che racconta l’evoluzione del rapporto tra Pasolini ed Ezra Pound

Nell'ambito di MUSEO PER L'IMMAGINAZIONE PREVENTIVA - MACRO

24.11.2022 ─
19.02.2023
MACRO
Via Nizza, 138

Informazioni

Il progetto espositivo a cura di Giuseppe Garrera, legato al percorso della mostra Pier
Paolo Pasolini. Tutto è santo – Il corpo poetico a Palazzo delle Esposizioni, come parte di un più ampio progetto che coinvolge le Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Se la mostra a Palazzo delle Esposizioni indaga Pasolini come corpo poetico, la mostra al MACRO lo colloca in un momento preciso della sua storia di poeta: l’incontro televisivo con Ezra Pound, avvenuto nel 1967, voluto da Vanni Ronsisvalle per la serie Incontri, e trasmesso dalla Rai nell’anno successivo, come punto di arrivo di un percorso di odio, ripensamento e ricongiungimento. L’incontro assunse infatti l’inaspettata forma della restituzione di un patto fondato sul comune destino di lotta e illusione di poeti.

Pasolini era stato tra i pochi poeti che fin dal 1956 avevano opposto un netto rifiuto a firmare un appello che liberasse Pound dall’ospedale psichiatrico criminale federale di “St. Elizabeth” in cui era recluso da 11 anni, quando la condanna a morte per alto tradimento, collaborazionismo e propaganda antiamericana e fascista era stata convertita in perizia e certificazione psichiatrica. Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Elio Vittorini, Vittorio Sereni, perfino gli amici di Pasolini, Sandro Penna, Alberto Moravia, Attilio Bertolucci, insieme a tanti altri, avevano firmato per la liberazione, o in nome di un principio di umanità o, i più, in considerazione del fatto che si trattava di uno tra i più grandi poeti di tutti i tempi.
L’incontro risultava quindi un’esecuzione annunciata, considerando soprattutto la forza carismatica e d’opinione di Pasolini. Eppure il 26 ottobre 1967 a Venezia Pasolini mette in scena una cerimonia di amicizia che si apre con la lettura di A Pact, poesia di Pound inizialmente dedicata a Walt Whitman, di fronte al poeta che assiste silenzioso a questo gesto di riconoscimento del valore del suo pensiero.

La mostra racconta quindi l’omaggio che Pasolini tributa al poeta (addirittura presentandosi come un figlio che si riconcilia con il padre) dopo anni di rifiuto e ostilità, presentando anche una selezione di documenti storici, articoli di giornali e libri che contestualizzano l’evoluzione del rapporto tra Pasolini e Pound e ripercorrono una storia di devozioni, dubbi, perplessità,
considerazioni sul ruolo della poesia e il disastro delle idee.

Alle narrazioni che emergono dai numerosi materiali d’archivio si aggiungono gli interventi di Allison Grimaldi Donahue, Olaf Nicolai e Luca Vitone, tre autori contemporanei invitati a dare la loro lettura di quanto è avvenuto e a indagare gli echi e le risonanze del pensiero di questi due
protagonisti controversi del Novecento letterario, nel solco dei culti sotterranei di fedeltà alla poesia che lo hanno attraversato.

#ARITMICI
Pier Paolo Pasolini ed Ezra Pound A Pact
A cura di Giuseppe Garrera
Con contributi di Allison Grimaldi Donahue, Olaf Nicolai e Luca Vitone


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