GRATUITO
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO "CIAO CIAO COMMISSARIO" DI GIACOMO FAENZA
Intervengono l'autore Giacomo Faenza, Emanuela Tomassetti e Vincenza Alfano
Intervengono l'autore Giacomo Faenza, Emanuela Tomassetti e Vincenza Alfano
Ciao ciao commissario
di Giacomo Faenza
Collana Giungla Gialla di Mursia
In libreria Ciao ciao commissario (Mursia, pag. 364, Euro 18,00), giallo d’esordio del regista Giacomo Faenza, pubblicato nella collana Giungla Gialla di Mursia, che tra citazioni e viaggi nel tempo trascina il lettore, con ironia e vivacità, in un’indagine poliziesca surreale e intricata, in una Roma invasa da cinghiali e da cumuli di pattumiera alti come palazzi.
“Ciao ciao commissario” è un poliziesco originale, colto e denso di umorismo, davvero unico nel suo genere e avvincente come un film.
In un bosco in Sabina sbuca la mano di un cadavere che saluta il commissario Pirrone implorandolo di trovare il suo assassino. Senza prove o indizi Pirrone ricorre al suo «metodo» speciale per districare un caso altrimenti irrisolvibile: riceve dritte che non sempre riesce a capire, mezze frasi qua e là che spesso lo confondono da personaggi storici, sapientemente tratteggiati, che hanno in comune il fatto di essere stati tutti traditi.
Mussolini gli racconta del delitto Matteotti, gli offre il carteggio Hitler Churchill e lo consiglia di cercare i due assassini tra i traditori (per lui i suoi gerarchi); passeggiando ai Fori romani incontra Cesare che gli dice che essere assassinati è brutto perché non si ha il diritto di replica e gli spiega come i senatori siano marmaglia. Edipo, tradito dalla sorte, gli suggerisce di non farsi condizionare dall’ambiente; Salvator Allende gli conferma che la ferita peggiore è il tradimento (nel suo caso quello di Pinochet) mentre per Claude Monet la pittura è come la vita: le cose viste troppo da vicino ci sfuggono. Tra un assassinio e l’altro Pirrone indaga su se stesso, sulle facili morali e sui costumi politicamente corretti e moralmente deprecabili. Finito il libro, senti che già Pirrone ti manca.
Giacomo Faenza vive a Roma. È regista e docente di Cinema e documentario presso l’università americana IES Abroad Rome. È nato a Washington D.C. nel 1970, ad oggi non si sa quando morirà né per mano di chi.
Emanuela Tomassetti, regista di documentari, ricercatrice di materiale di repertorio per film e Tv.
Vincenza Alfano, scrittrice, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, conduce il laboratorio di scrittura creativa L’officina delle parole.
Il programma potrebbe subire variazioni