COMPAGNIA BLUCINQUE
DIRETTA DA CATERINA MOCHI SISMONDI
Ideazione regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Performance e creazione Elisa Mutto, Sara Frediani, Marta Alba, Iolanda del Vecchio, Rocio Belen Reyes Patricio
Musiche originali tratte da Manon Lescaut, La bohème, Tosca, Madame Butterfly, Turandot
Musica live ed elettronica Beatrice Zanin
Trio d’archi in scena Irene Dosio, Maria Sandu, Nadia Marino
Adattamento orchestrale Francesco Oliveto
Rigging Michelangelo Merlanti (anche in scena)
In coproduzione con ORT – Orchestra della Toscana
Un coro di donne in movimento, le donne di Puccini, portatrici di talento e capaci di scegliere e agire per affermare la propria dignità, i propri diritti e i propri ideali. Donne che cedono alle debolezze, rimangono spiazzate dalle lotte e dalle vertigini della vita e amorose, e cadono per poi rialzarsi e reagire per trasformare l’ambiente, trovare nuove prospettive, a volte anche drammatiche, e affrontare le sfide per rinnovarsi. Dalle opere del compositore non emerge una tipologia di donna, ma un intero universo collegato e che ruota intorno alle protagoniste. Lo sguardo pucciniano le rende non più solo eroine, ma creature normali, che vivono gli imprevisti della quotidianità, donne chiamate a scegliere, a volte a un bivio e sempre in cerca di una soluzione che possa fare emergere forza e valore. Il movimento e l’uso dello spazio in questo nostro “coro di corpi”- in assenza del bel canto e in favore delle partiture musicali con interferenze di elettronica – si struttura in coreografie aeree e terrene e scorci di testo. In tale contesto le donne si sostengono, cadono e si rialzano, viaggiano nel tempo, tra passato presente e futuro, e nello spazio scenico come un’onda, che di volta in volta fa emergere caratteristiche, segni e personalità delle cinque figure di Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot, Mimi. Queste immagini femminili non sono solo icone della scena pucciniana, ma rappresentano anche donne reali conosciute da Puccini e un mondo che ancora fa riflettere sull’identità femminile del nostro tempo.
Il programma potrebbe subire variazioni