Rap e Belzebù
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Rap e Belzebù

Mostra firmata da Chiara Rapaccini e dedicata al suo compagno di vita, Mario Monicelli: in esposizione dodici lenzuoli dipinti, realizzati a partire da fotografie provenienti dall’archivio privato del celebre regista

Nell'ambito di Casa del Cinema 2023-2024

08.03.2024 ─
02.04.2024
Casa del Cinema
Largo Marcello Mastroianni, 1

Informazioni

Credit photo: Andrea Vierucci

Venerdì 8 marzo 2024 alle ore 18, presso la Casa del Cinema di Roma, viene inaugurata la mostra RAP e BELZEBÙ, firmata da Chiara Rapaccini, in arte RAP, pittrice, scultrice, designer, illustratrice e scrittrice, compagna di Mario Monicelli per trentacinque anni.

Le installazioni, visibili a ingresso gratuito fino al prossimo 2 aprile, sono dedicate proprio al grande cineasta romano.

In esposizione dodici lenzuoli dipinti, realizzati a partire da fotografie provenienti dall’archivio privato di Monicelli: scatti del regista, ma anche immagini di alcuni grandi attori del nostro cinema e istantanee di vita privata. Numerose le tecniche utilizzate da RAP – pennello, acrilico, punta secca, ricamo, fumetto e scrittura libera – che è intervenuta, con il suo lavoro, prima sulle foto e, successivamente, sui grandi drappi.

“I miei lenzuoli leggeri come fantasmi, ondeggianti come panni lavati che asciugano al sole, sono dedicati al compagno di una vita, Mario Monicelli – spiega Chiara Rapaccini – Ho scelto frugando negli armadi, le foto che mi piacevano di più: ritratti di Mario, dei suoi amici – Mastroianni, Virna Lisi, Totò, la Magnani – e attimi della nostra vita. Sono intervenuta sulle vecchie stampe con pennello, acrilico e punta secca per eliminare gli sfondi, per sottolineare un’ombra, una ruga, una piega. Ho aggiunto i miei personaggi e qualche scritta in libertà. Pensieri leggeri, senza capo né coda. Poi ho stampato su grandi drappi di cotone puro, freschi come le lenzuola di una volta. Non contenta, ho ritoccato le stoffe a pennello. Ma non riuscivo ancora a staccarmi da quei volti, da quei ricordi di vita e cinema che hanno riempito la mia vita. Allora ho deciso di orlare i bordi dei lenzuoli, come si faceva un tempo, con lana e seta, usando lunghi aghi da materassaia. Questi sono i miei amati fantasmi che ci sorridono da un mondo lontano, ma vivo e vibrante. Fantasmi che non muoiono mai, come il nostro cinema”.

Il programma potrebbe subire variazioni

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