Opera conclusiva non perché ultima, ma perché riassuntiva di una ricerca letteraria lunga mezzo secolo, “Rinascimento privato”, con cui Maria Bellonci vinse postumo il Premio Strega 1986, è unanimemente considerato il suo capolavoro. «Un’opera pensata e si può dire vissuta per vent’anni», scrisse Geno Pampaloni, e a questi vent’anni vissuti dall’autrice in comunione di spirito con Isabella d’Este torna Stefano Petrocchi mostrando come in Bellonci ricerca storica, immaginazione narrativa e impronta autobiografica marciassero sempre insieme. Isabella in questo romanzo non è solo l’emblema di un’epoca tra le più contraddittorie della nostra storia, di declino politico e di splendore dell’arte, ma un autentico doppio della scrittrice.