Roberto & Ingrid

Rassegna cinematografica dedicata a Roberto Rossellini e Ingrid Bergman

Nell'ambito di Casa del Cinema 2024-2025

04.05.2025 ─
01.06.2025

Casa del Cinema
Largo Marcello Mastroianni, 1

Municipio II

La storia personale e artistica di Roberto Rossellini e Ingrid Bergman ha regalato una trilogia imperdibile: Stromboli (Terra di Dio), Europa ‘51 e Viaggio in Italia.

STROMBOLI (TERRA DI DIO)
(Italia, 1950, 102’) di Roberto Rossellini
Cast: Ingrid Bergman, Mario Vitale, Renzo Cesana, Mario Sponza, Roberto Onorati, Verner Biel.
Primo esito della tormentata collaborazione tra Roberto Rossellini e Ingrid Bergman, Stromboli (Terra di Dio) segna una svolta decisiva nel cinema del dopoguerra. Il contrasto tra la protagonista – straniera, inquieta, estranea – e l’isola selvaggia che
la ospita diventa il nucleo di una parabola sulla solitudine, sull’incomunicabilità e sul confronto tra civiltà e natura primordiale. Rossellini abbandona ogni artificio narrativo per aderire a una verità grezza, scabra, dove il paesaggio vulcanico e gli sguardi muti dei pescatori diventano i veri protagonisti.

EUROPA ‘51
(Italia, 1952, 113’) di Roberto Rossellini
Cast: Ingrid Bergman, Alexander Knox, Sandro Franchina, Ettore Giannini, Giulietta Masina, Teresa Pellati, Marcella Rovena, Tina Perna, Maria Zanoli, William Tubbs.
Secondo capitolo della collaborazione tra Roberto Rossellini e Ingrid Bergman.
Al centro, la vicenda di Irene, moglie di un ricco industriale, che, devastata dalla morte del figlio, si abbandona a un’esistenza di sacrificio e dedizione verso i più poveri, cercando una redenzione che la neo-società borghese non è pronta a riconoscere.

VIAGGIO IN ITALIA
(Italia, Francia, 1954, 85’) di Roberto Rossellini
Cast: Ingrid Bergman, George Sanders, Maria Mauban, Anna Proclemer, Paul Müller, Leslie Daniels, Anthony La Penna, Natalia Ray, Jackie Frost.
Una coppia di inglesi in crisi coniugale arriva a Napoli per accomodare una questione di eredità: lui (George Sanders) cerca svago a Capri, lei (Ingrid Bergman) si perde tra gli spazi partenopei che rimandano l’immagine della sua vana ricerca del vuoto. Tra musei, cimiteri, solfatare e il tartaro ribollente di Pompei si consuma la fine di un amore, mentre la folla di una processione a Maiori ne celebra forse la sua rinascita.