L’esposizione, a cura di Generoso Bruno, è un’occasione unica per esplorare la produzione dell’artista abruzzese con particolare attenzione al suo continuo dialogo tra la materia e la sua messa in forma.
Le opere esposte si inseriscono nella ricerca che Visca porta avanti da decenni. Attraverso le serie dei Teatrini e delle Silhouette, l’artista, indagando la potenza espressiva della materia, esplora il rapporto tra il frammento e l’oggetto. La sua poetica si manifesta nella volontà di preservare la vita che emana dai più disparati elementi di materia, i cui frammenti sono elevati a simbolo di una condizione umana precaria e sfuggente.
Le grandi sale al pianterreno del Museo Bilotti ospitano un’accurata selezione di tele, sculture e installazioni che immergono il visitatore nella produzione più recente dell’artista, confermandone la poetica, le scelte compositive e le strategie espressive maturate nell’ultimo decennio.
Per la prima volta, assieme ad altri inediti, Visca espone l’installazione parietale AMORE AMORE del 2024; l’opera, su supporti in ferro e ceramica al terzo fuoco, STERCUS DIABOLI del 2018 e la grande tela FRACTURE che ha impegnato l’artista tra il 2018 e il 2021. Tra le sculture si segnala _ORO_ del 2017 e la recentissima Esplodenti del 2024 e inoltre, tra le opere nelle salette al primo piano, FRAGILE 1 e FRAGILE 2 del 2015.
La mostra è completata da un’ampia selezione di lavori su carta. Questi lavori, oltre a documentare i sessant’anni dell’attività di Sandro Visca, consentono, dal segno, di intuire la prassi, la stratificazione e la complessità operativa messa in campo dall’artista.