SE L’ANTICO È COSA VIVA
GRATUITO

SE L’ANTICO È COSA VIVA

Doppio appuntamento dedicato al mito classico e alla sua riscrittura: dall’Antigone di Sofocle al saggio/studio a cura di Cinzia Maccagnano sul testo Autodifesa di Ismene 

Nell'ambito di Teatri in Comune 2023-2024

01.06.2024 ORE 19:00 Teatro del Lido
Via delle Sirene, 22

Informazioni

sabato 1 giugno | incontro – teatro
• Educazione Poetica Pubblica
SE L’ANTICO È COSA VIVA
ingresso gratuito

ore 19
ANTIGONE NELLA FLUIDITÀ DEL MYTHOS
lezione/ouverture
a cura di Cristina Pace
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” Dipartimento di Studi letterari filosofici e di storia dell’arte

a seguire
AUTODIFESA DI ISMENE
saggio/studio per coro
drammaturgia Flavia Gallo
regia e docenza a cura di Cinzia Maccagnano
assistente alla regia Dafne Rubini
con Luna Marongiu, Raffaele Gangale, Marta Cirello
e con la partecipazione del Dipartimento Culture Giovanili del TDL

L’antico non è cosa intoccabile e statica ma è risorsa aperta, ibrida, cangiante. L’antico, per definizione così lontano nel tempo e nello spazio da sembrare immoto, in verità si muove e ci chiede di essere riconosciuto come realtà metamorfica. Come verrà raccontato da Cristina Pace, docente di Drammaturgia Antica all’Università di Roma “Tor Vergata”, si è sempre trattato sin dall’inizio, anche per gli antichi tragediografi greci, di toccare e spostare la materia visibile e invisibile del mito, di dipanare l’antico come momento immaginale, intercettandolo, ri-giocandolo, a volte anche sostituendo elementi con altri sentiti come cosa viva, come cosa più viva! Deve aver agito e pensato proprio così anche Sofocle quando decise di prendere un personaggio minore del mito e di scrivere la sua “Antigone”. Durante questa speciale serata gli allievi e le allieve del laboratorio sulla tragedia classica del Teatro del Lido, sotto l’esperta guida della regista Cinzia Maccagnano, mostreranno il risultato di una lunga esperienza di ricerca dell’essenza di un personaggio secondario: Ismene, altra figlia-sorella di Edipo, unica sopravvissuta della stirpe dei Labdacidi, quell’ultima principessa tebana che non ha ancora finito di parlare al nostro presente.

Il programma potrebbe subire variazioni

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