in collaborazione con Arti Vive Festival, Centro di documentazione Teatro Civile, Armunia
Finalista Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti 2008
di e con Elvira Frosini e Daniele Timpano
disegno luci Dario Aggioli
Le più belle storie d’amore sono quelle che finiscono quando uno dei due muore sul colpo. Un uomo e una donna. S’ incontrano. Si amano. Si mangiano. L’amore nell’immaginario collettivo, tra cliché, misoginia, pornografia, femminismo, sdolcinatezze e melensaggini. Daniele Timpano e Elvira Frosini attraversati e scossi dai più disparati materiali: da Faccetta nera a Little Tony, dalle canzoncine anni trenta a Frank Zappa e Celentano, da Goethe e Cavalcanti a Beautiful e Mahler, passando per gli Harmony e il Vangelo. La mamma è sempre la mamma? La donna è una madonna? E l’uomo è cacciatore? Dal carattere onirico e dalle sfumature surreali lo spettacolo attraversa modelli e stereotipi (provenienti da epoche e generi diversi) sull’amore e sul rapporto tra i due sessi. In particolare dal Ventennio ad oggi. Tutto ciòpartendo dall’assunto arbitrario che, pur nella disparità qualitativa e concettuale che separa una pagina di Goethe da un refrain di Little Tony, alcune costanti archetipiche sembrano non essere state mai definitivamente superate (almeno in Italia): l’amore come rapporto di potere che implica violenza, il ruolo idealizzato e insieme marginale della donna in una società pur sempre maschile, il patetismo logorroico e autocompiaciuto dell’uomo che soffre solo per amore, la posizione ambigua della donna che oscilla tra “emancipazione” e “tradizione”.
Il programma potrebbe subire variazioni