SIMONE MARINO PRESENTA HOUSEPARTY

SIMONE MARINO PRESENTA HOUSEPARTY

Il regista in sala per presentare il cortometraggio vincitore del Premio del Pubblico al 4th Free Aquila Fest

Nell'ambito di Nuovo cinema Aquila

01.03.2024 ORE 21:00 Nuovo Cinema Aquila
Via L’Aquila 66/74
Municipio V

Informazioni

Il REGISTA SIMONE MARINO PRESENTA

HOUSEPARTY

Venerdì 1° Marzo alle ore 21 Houseparty di Simone Marino, vincitore del Premio del Pubblico al 4th Free Aquila Fest, apre la proiezione serale del film La sala professori del regista Ilker Catak, candidato all’Oscar 2024 per il miglior film di lingua non inglese.

Il regista del cortometraggio sarà presente e risponderà alle domande del pubblico. L’incontro sarà moderato dai direttori artistici del Festival, che esporranno le motivazioni dell’abbinamento tra corto e lungo. Il cortometraggio precederà tutte le proiezioni della pellicola fino a Mercoledì 13 Marzo.

Il cortometraggio di Simone Marino è stato premiato con il Premio del Pubblico al Festival di cortometraggi ‘Free Aquila’, prodotto dal Nuovo Cinema Aquila. Il premio consiste in un due settimane di proiezioni in testa ad una pellicola dalla tematica affine. E’ proprio il caso de “La sala professori” di Ilker Catak, che ci narra – a suo modo come ‘Houseparty’ – di giovanissimi coinvolti in un’ambigua ed amorale vicenda. I protagonisti in erba di entrambe le pellicole finiranno risucchiati da un effetto domino che – a forza di tirare la corda – porterà i loro destini a tingersi sempre più di nero. Nel caso del lungo è l’incomunicabilità a farla da padrone, nel caso del corto la troppa, esposizione mediatica (o la ‘comunicazione falsata’).

HOUSEPARTY (Drammatico, Italia, 2023; Regia: Simone Marino; Durata: 15’)

Sinossi:

Quattro giovanissimi tiktoker realizzano un video tiktok con un adulto, escono di casa e vanno a una festa in limousine. Ma un segreto inconfessabile verrà alla luce lungo la strada.

Note di regia:

Il cortometraggio nasce da un interesse totale che nutro per il mondo dei social, siano essi Instagram, Tik Tok o Onlyfans. Penso che il cinema possa e debba raccontare questo tipo di mondi, senza bontà o moralismi. Ho fatto documentazione per circa sei mesi, tra i contenuti che vedevo sul mio telefono e la possibilità di entrare in contatto con veri tiktoker. Mi ritrovavo alle loro feste durante la prima pandemia, uscivo nel cuore della notte e giravo di casa in casa con loro (per i quali nutrivo e coltivo davvero un amore che non riesco a spiegare), li inseguivo mentre viaggiavano in mini-van NCC o, addirittura, in limousine. Anche gli attori che ho utilizzato sono riusciti a metterli in contatto con questi personaggi reali, cercando poi di lavorare su una mise-en-scène sopra le righe che non diventasse involontariamente una parodia. “Houseparty” per me non è solo voglia di mettersi in mostra e di esibirsi. È proprio il desiderio ancestrale di farsi guardare e di andare oltre tutto per raggiungere il divertimento. E forse essere guardati è il godimento più forte di tutti.

Il programma potrebbe subire variazioni

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