Regia Sabina Guzzanti
Documentario, Italia, 91′
In un palazzo nel centro di Roma, quartiere Esquilino, dal 2013 si realizza ogni giorno un complicato ed esemplare esperimento sociale: nei sette piani e diciassettemila metri quadrati di uno stabile occupato, in precedenza adibito a uffici statali, poi di proprietà di un fondo immobiliare, convivono centottanta nuclei familiari di venticinque nazionalità diverse: rifugiati politici, singoli indigenti, persone che per vari motivi si ritrovano senza casa. Questo autonominatosi “cantiere di rigenerazione urbana” ha due anime non sempre complementari: la parte superiore ospita gli alloggi, i cui occupanti si autoregolamentano attraverso turni di servizi comuni (pulizia, manutenzione, sicurezza) e riunioni a frequenza settimanale. Coordina l’associazione occupante Action, presieduta da Andrea “Tarzan” Alzetta, ex consigliere comunale di Roma e storico esponente della sinistra impegnato nella lotta per la casa.
Nei piani sotterranei sta lo spazio socioculturale Spin Time Labs, diretto da Paolo Perrini. Sede di attività formative (corsi professionali e culturali, l’auditorium con orchestra, laboratori di teatro, una palestra, la redazione del giornale “Scomodo”) e di altri appuntamenti più noti alla città e controversi, come le performance queer o le serate di musica elettronica. Corsi ed eventi che permettono all’associazione di fare cassa ma creano conflitto col vicinato e con chi, da fuori, protesta e reclama condizioni di legalità.
Il programma potrebbe subire variazioni