di Simona Orlando
regia Ariele Vincenti
con Daniele Miglio e Dario Benedetti
Scuderie Teatrali
La “vaganza” è un termine squisitamente “sciasciano”, un moto errabondo della mente, una fluttuazione emotiva che qui, in cinque storie, tocca luoghi, vizi e modi di dire di una città. Dai paesaggi della vecchia Roma, narrati da un artista diviso fra l’idea del posto fisso e la voglia di tirare a campare nell’ozio creativo della disoccupazione, alla vita di un musicista di oggi, alle prese con i ‘localari’ capitolini, si narra di dilemmi e di lemmi, ovvero di come il carattere del romano abbia forgiato parole a sua immagine e somiglianza, un sistema metrico del tutto personale e un dialetto che ha raggiunto la sintesi assoluta nelle quattro lettere del “Daje”. E siccome Roma è legata a doppio filo alla sua squadra, chiude la storia di un calciatore giallorosso cresciuto sotto le bombe a Tor Pignattara, che si intreccia a quella di Giordano Sangalli, partigiano dello stesso quartiere morto a 17 anni. I testi sono originali ma non mancano di rendere omaggio al Belli, Zanazzo e Pascarella.
Il programma potrebbe subire variazioni