SUNSHINE

SUNSHINE

Nell'ambito di Teatri in Comune 2021-2022

04.10.2022 ─
05.10.2022
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino
Municipio VI

Informazioni

di William Mastrosimone
traduzione di Marco Mattolini
con Nathaly Caldonazzo e Francesco Branchetti
e con Stefano Bramini
regia Francesco Branchetti
musiche originali Pino Cangialosi
scene Andrea Franculli
costumi Clara Surro
disegno luci Francesco Branchetti
datore luci José De La Paz
organizzazione generale Isabella Giannone
foto e grafica Alessandro Quintilliani
assistenti alla regia Giorgia Battistoni e Mario Biondino

Foxtrot Golf

Sunshine di William Mastrosimone è un testo che racconta l’incontro tra due anime sole e apparentemente lontane l’una dall’altra ma in realtà con infiniti punti di contatto in profondità. Lei è Sunshine, il suo nome significa raggio di sole, ma il suo corpo riscalda solo gli occhi, perché fa la spogliarellista da peep show, offre la sua sensualità al desiderio solitario degli uomini che, infilando qualche monetina in una sorta di juke-box dell’eros, si accontentano di sbirciare dentro una cabina di vetro, guardare ma non toccare. Lui non ha nulla a che spartire con questo mondo e compie il suo lavoro con altri corpi, quelli affidati alle sue cure, è paramedico sulle ambulanze del pronto soccorso. Il loro incontro è prima casuale, ma poi nasce una storia d’amore e tutto accade in una notte, ma con un prologo ed un epilogo. La scena si apre sulle luci colorate del Paradise Club, con la ragazza nella vetrina del suo peep-show. Poi il plot prende corpo nel disadorno appartamento di lui, dove Sunshine irrompe sconosciuta in una sera di tempesta. E ha inizio un vero e proprio match. Lei in fuga dal marito che la picchia, lui in crisi d’amore per la moglie che lo ha abbandonato. Da duri momenti di scontro i due passano alla condivisione delle loro pene e si ritrovano infine anime gemelle per avviare insieme una nuova vita insieme.

“Sunshine” è un testo trasgressivo delicato al tempo stesso. In queste pagine William Mastrosimone racconta una favola postmoderna. L’incontro forse tra un principe azzurro e una donna da salvare e redimere. Una città metropolitana piena di arrivi e partenze, con la sua anima malinconica e schiva, ma ricca e vivace è il luogo scelto per l’incontro tra i due. Crudeltà e tenerezza convivono in una messa in scena in cui gli spunti comici fanno da contrappunto melodico ad una partitura amara e spigolosa, piena di gemiti e sussulti di due anime in parte forse sbandate e apparentemente perdute ma che finiscono per ritrovarsi anche forse solo per attimo o forse chissà accade molto di più.

Il programma potrebbe subire variazioni

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