Talent Prize 2023
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Talent Prize 2023

Mostra dedicata al premio internazionale di arti visive ideato da Guido Talarico, a cura di Fabrizia Carabelli ed Elena Pagnotta

27.10.2023 ─
19.12.2023
Mattatoio
Piazza Orazio Giustiniani, 4

Informazioni

Una mostra dedicata al premio internazionale di arti visive ideato da Guido Talarico, organizzato da Inside Art e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

L’esposizione, a cura di Fabrizia Carabelli ed Elena Pagnotta, è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo.

Il Talent Prize 2023 rappresenta l’occasione per dare avvio alle celebrazioni per il ventennale di Inside Art che si svolgeranno per tutto il 2024. Per questa significativa ricorrenza, il maestro Emilio Isgrò ha realizzato un’opera per la rivista, che sarà esposta eccezionalmente in mostra al Mattatoio insieme ai vincitori del concorso.

La giuria ha assegnato il primo premio all’opera Come funghi, un’installazione di Giulio Bensasson, (Roma 1990). La sua pratica artistica si sviluppa principalmente attraverso il linguaggio scultoreo e al centro della sua ricerca c’è il rapporto dell’uomo con la natura e il tempo, inteso come materiale espressivo attraverso cui indagare il trasformarsi della materia e i processi aleatori a esso legati.

Come funghi è un’installazione composta da un numero variabile di sculture, create attraverso la tecnica del calco, che si rifanno alle forme dei funghi lignicoli ma con la consistenza, il colore e il materiale stesso dei sex toys. Queste strutture sembrano essere rappresentazioni scultoree della decomposizione ma, invece di richiamare la morte e il deperimento da cui sono generati, restituiscono allo sguardo stupore e meraviglia, dando forma al potere rigenerativo della natura. Attraverso l’utilizzo della gomma siliconica rosa, la forma organica del fungo si trasforma in una presenza buffa e inquietante al contempo.

In mostra anche gli altri finalisti: Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati, Axel Gouala con Falaise, Gianluca Brando con Quiete, Marco Rossetti con Slander, Camilla Alberti con Bizarre Remains. Remain 1 e Daniele Di Girolamo con Beautiful things fading away (conversation).

Anche quest’anno, inoltre, la giuria ha voluto individuare, tra i finalisti, un secondo e terzo classificato, come segno di riconoscimento per una ricerca convincente e prospettica.

Al secondo posto si sono posizionati ex aequo Vaste Programme con l’opera Calentamiento e Yuxiang Wang con Vacava mentre in terza posizione Tommaso Spazzini Villa con Autoritratti [Odissea]

Esposti in mostra anche i premi speciali assegnati dal main sponsor, la Fondazione Cultura e Arte:
Il Premio Speciale Emmanuele F. M. Emanuele conferito a Tommaso Spazzini Villa per l’opera Autoritratti [Odissea], una narrazione video che ricompone l’Odissea sulla base delle parole evidenziate da 400 detenuti di diverse carceri ai quali è stato chiesto di generare una riflessione personale sul testo del poema;
Il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte / Sezione Internazionale andato ad Axel Gouala per Falaise, un’opera “site specific” che è allo stesso tempo una scultura e una costruzione in rovina. L’opera rimanda a diverse architetture e alle rappresentazioni del paesaggio romantiche così come alla dimensione di un viaggio, dal Mediterraneo alle montagne del Sichuan;
Il Premio Speciale Fondazione Cultura e Arte / Sezione Emergenti se lo aggiudica Yuxiang Wang con Vacava, una scultura che riproduce un progetto realizzato dall’artista a Vacone nel 2022, in cui aveva rallentato il tempo dell’intera città. Il pendolo dell’orologio, infatti, viene immerso nell’acqua che, facendo resistenza, lo fa oscillare più lentamente. Un lavoro poetico sul tempo e sul fallimentare tentativo di rallentarlo.
Il Premio Speciale UTOPIA, società di Public Affairs & Corporate Communication, è stato assegnato a un artista compreso nella selezione dei finalisti, Itamar Gov con Il Mausoleo dei Cedri Rifiutati. L’opera, presentata per la prima volta nella Chiesetta Gotica di Squillace, parte dalla narrazione del viaggio che ogni anno decine di Rabbini compiono in Calabria alla ricerca del cedro perfetto (che ha un valore simbolico nella festività ebraica del Sukkot) per spostare l’attenzione sui cedri rifiutati, attraverso fotografie e un’installazione dei cedri stessi.
Il Premio Speciale INSIDE ART se lo aggiudica Luca Marcelli Pitzalis per il lavoro The flag on the highest tower, una bandiera con la scritta “mom, can I come home?”, un’intima dichiarazione di sconfitta, simbolo di disperazione ma anche di speranza. Il ritorno a casa dai genitori, la sottrazione da un sistema produttivo opprimente e violento, ossessionato dalla crescita e dal successo, è un racconto che si può estendere a un’intera generazione. Sul retro della bandiera si leggono ricordi e citazioni di autori che lasciano intravedere, oltre il fallimento, promesse di un futuro positivo.

Quest’anno è stata inoltre assegnata eccezionalmente dalla giuria una menzione speciale all’artista Diego Randazzo per il lavoro fotografico dal titolo FLAT / Perché un algoritmo elimina l’uomo da una stanza piena di solitudine?, una ricerca incentrata sul problema delle autorialità delle immagini e sugli inciampi generativi dell’Intelligenza Artificiale.

La selezione è stata elaborata dalla giuria composta da: Peter Benson Miller, Direttore dei rapporti istituzionali e internazionali della Quadriennale di Roma, Costantino D’Orazio, storico dell’arte e curatore, Teresa Emanuele, Art Project Manager e Fotografa, Luca Lo Pinto, Direttore del MACRO, Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte, Anna Mattirolo, Delegato alla ricerca e ai progetti culturali speciali Scuderie del Quirinale, Renata Cristina Mazzantini, curatore Quirinale Contemporaneo, Chiara Parisi, direttrice Centre Pompidou-Metz, Federica Pirani, storica dell’arte e responsabile del Servizio Mostre della Sovrintendenza Capitolina, Ludovico Pratesi, curatore e critico d’arte, Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Ermanno Casoli, Roberta Tenconi, curatrice Pirelli Hangar Bicocca Milano, e Guido Talarico, direttore ed editore di Inside Art.

Il programma potrebbe subire variazioni

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