Teatro Valle 1845>1900 – Una donna tra il teatro, la politica e la moda
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Teatro Valle 1845>1900 - Una donna tra il teatro, la politica e la moda

Incontro che inaugura la seconda sezione dedicata a Adelaide Ristori e Eleonora Duse della mostra "Il Teatro Valle: trecento anni di spettacoli"

Nell'ambito di IL TEATRO VALLE: TRECENTO ANNI DI SPETTACOLI

30.05.2024 ORE 17:00 Teatro Argentina
Largo di Torre Argentina, 52

Informazioni

Adelaide Ristori
Una donna tra il teatro, la politica e la moda

Nel corso dell’incontro verranno ricostruiti i vari aspetti della vita artistica, pubblica e privata di Adelaide Ristori attraverso abiti, carteggi, materiali di lavoro e musiche di scena, che per la maggior parte furono commissionate dalla stessa attrice e per lei composte.

L’incontro inaugura la seconda sezione della mostra Il Teatro Valle: trecento anni di spettacoli dedicata alle due grandi attrici che nella seconda metà dell’Ottocento accompagnarono con la loro arte il passaggio dalla lirica alla prosa: Adelaide Ristori e Eleonora Duse che ricorda i maestri dell’Opera Buffa del primo Ottocento con illustrazioni, approfondimenti e curiosità.

Conduce
Antonio Audino, curatore de Il Teatro di RAI Radio 3 e critico teatrale

Intervengono
Alessandro Tinterri, Direttore del Museo Biblioteca dell’Attore di Genova
Matteo D’Amico, Compositore

Letture sceniche di Antonio Bannò, Martina Massaro, Sylvia Milton
a cura di Roberto Gandini

Consulente per la realizzazione delle musiche
Attilio Foresta Martin

Esposizione di una riproduzione del costume per la Medea di Ernest Legouvé (1856)
reinterpretato da Francesca D’Angelo e Maria Bruni, studentesse dell’Istituto Europeo di Design di Roma

a cura di Ufficio attività culturali del Teatro di Roma
ideazione Sandro Piccioni
progetto grafico Alfredo Favi

produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
in collaborazione con Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
in collaborazione con IED Istituto Europeo di Design

si ringrazia
Museo Biblioteca dell’Attore di Genova
Biblioteca Museo Teatrale SIAE

Gian Domenico Ricaldone
Elena Catozzi
Cecilia Fefè

Dopo aver ricordato le origini legate all’opera Buffa e ai suoi protagonisti Rossini, Cimarosa e Donizetti la mostra dedicata al Teatro Valle 300 anni di spettacoli si arricchisce di un nuovo capitolo dedicato ad Adelaide Ristori.

Ancora oggi, a più di duecento anni dalla sua nascita, Adelaide Ristori appare senza dubbio una donna eccezionale. Fu un’attrice di grandissima popolarità, ma anche direttrice e imprenditrice dei suoi spettacoli.

Per prima nella storia del teatro, aveva capito la forza di impatto della comunicazione e dell’immagine di se stessa.

Tutto quello che lei faceva aveva un’eco immediata e assoluta, secondo una ben precisa strategia da lei curata in ogni dettaglio, persino nella vendita di souvenir e gadgets a fine spettacolo.  Ma soprattutto a partire dai suoi abiti di scena, creati dal più grande sarto dell’epoca, il primo vero stilista della storia, Charles Frederick Worth, abituato a vestire le regine e le donne più in vista di tutta Europa. Insomma, la Ristori si potrebbe definire una delle prime “influencer” della storia. Ogni sua apparizione in scena creava un brivido tra le signore presenti in sala, pronte a copiare dettagli, colori e forme di quelle toilettes.

Il Teatro Valle era il suo teatro di casa. Nel 1847 sposò infatti il marchese Giuliano Capranica del Grillo, con un matrimonio che mise a rumore tutta l’aristocrazia romana, in quanto il mestiere dell’attore non era certo considerato dignitoso. Con Giuliano Adelaide gestirà tutta la sua attività artistica, curandone con grande attenzione gli aspetti pubblicitari. Una targa ricorda la nobildonna sul palazzo in cui abitò a via dei Redentoristi, a pochi passi da un altro edificio di famiglia, quello all’interno del quale si trova il Valle. Proprio su quel palcoscenico la Ristori interpreterà molti dei suoi grandi successi.

Ma l’attrice va ricordata anche perché mise la sua popolarità al servizio di una causa politica di particolare importanza: l’Unità d’Italia. Era in corrispondenza con Mazzini e con Cavour e tutte le sue rappresentazioni in territori all’epoca sotto il dominio austriaco o borbonico, e persino a Vienna o a Parigi o a Londra, divenivano occasione per perorare la causa nazionale, tra incidenti con le autorità locali e vere e proprie azioni diplomatiche tessute durante le tournée.

Il programma potrebbe subire variazioni

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