“Madame Bovary” non può definirsi “queer” nell’accezione d’una esplicita esplorazione della sessualità o dell’identità non eteronormativa. Nonostante ciò, è possibile analizzare il personaggio di Emma Bovary e la sua frustrazione nella società patriarcale del XIX secolo attraverso una lente queer, evidenziando la sua ribellione, la ricerca di un’identità diversa e più autentica e l’insoddisfazione per i ruoli imposti.
La figura di Emma, intrappolata in un matrimonio e una società che la limitano, solleva interrogativi sul patriarcato e sulle restrizioni imposte all’autodeterminazione femminile, temi centrali per la critica queer. La sua incessante ricerca di qualcosa di più della sua vita attuale e il suo sogno di un’identità diversa possono essere letti come un desiderio di creare una soggettività che non si conforma alle aspettative sociali, un desiderio che risuona con le esperienze queer di ricerca e affermazione di sé.
La manifestazione è raggiungibile con i seguenti mezzi:
Centrale Preneste Teatro – Via Alberto da Giussano, 58
Metro C Pigneto + bus e tram + car/moto sharing
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Il programma potrebbe subire variazioni