In una Baita vicino ad un fiume vive un uomo appassionato di pesca. Un uomo che ama
profondamente le donne che vivono con lui, di un amore vero, unico, profondo e totalizzante. Ma quante sono queste donne? Quale ama più delle altre? O forse sono tutti surrogati di un vero Amore che non c’è più? Tra ami, esche e menzogne la storia si distorce e contorce, il mistero si infittisce e nessuno capisce quello che veramente sotto il fiume sta accadendo.
Note di regia
Un testo che ho amato da subito, e ancora mentre lo studio e lo allestiamo e lo vivo da dentro e da fuori mi riempie di curiosità, di mistero! Ed è quello vorrei succedesse al pubblico quando lo vedrà. D’istinto ho scelto il testo, e d’istinto sto continuando a scegliere la via per raccontarlo. Senza tornare indietro. Da una storia così si prova a tornare indietro ma non si riesce. Perché il grosso forse è già successo! Il peso da sopportare è tanto! Ma i tentativi per stare a galla e non sprofondare sono tanti, a volte stupendi; stupendo e violento come l’amore tra un uomo e una donna. Mentire è l’unica strada, l’acqua è torbida e noi ci sguazziamo.
di Jez Butterworth
regia Alessandro Federico
con Silvia Aielli, Alessandro Federico e Mariasole Mansutti
aiuto regia Simonetta Solder
consulenza costumi Lucia Menegazzo
luci Alessio Pascale
traduzione Massimiliano Farau e Laura Mazzi
produzione Proprietà Commutativa