Tra speranza e vecchia sfiducia. Pier Paolo Pasolini, Roma, il dialetto
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Tra speranza e vecchia sfiducia. Pier Paolo Pasolini, Roma, il dialetto

Convegno sul rapporto tra Pasolini e Roma

21.11.2022 ORE 10:30 Biblioteca Vaccheria Nardi
Via Grotta di Gregna, 37

Informazioni

Il convegno si propone l’obiettivo di analizzare – alla luce dei moderni strumenti critici, linguistici e filologici – il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e Roma, in particolare sul rapporto con il dialetto: quest’ultimo, com’è noto, rappresenta un elemento strutturale all’interno della produzione pasoliniana, tanto per quello che riguarda i romanzi (si pensi in prima battuta a Ragazzi di vita e a Una vita violenta) e gli abbozzi (si pensi per esempio alla Mortaccia), quanto per ciò che riguarda la produzione saggistica (molteplici le riflessioni in proposito contenute in Passione e ideologia) e cinematografica (si pensi a casi come Mamma Roma o La ricotta). Gli interventi spaziano così dalla saggistica alla poesia, dalle sceneggiature agli epistolari, contribuendo a ridefinire un quadro a tutto tondo e lontano dall’oleografismo.

Programma

ore 10.30
Pasolini e Roma, Roma in Pasolini
Moderatore: Marcello Teodonio
Fabio Pierangeli, Pasolini davanti al carcere
Fabrizio Bartucca, Le «canzonette» pasoliniane. Dal Valzer della toppa a Cosa sono le nuvole: le canzoni, i protagonisti, i luoghi
Flavia Guidi, La Divina Mimesis: la morte del plurilinguismo
Domenico De Martino, Un perduto inedito di Pasolini

ore 15
Pasolini, il romanesco, i dialetti
Moderatore: Laura Biancini
Claudio Giovanardi, Pasolini tra italiano e romanesco
Kevin De Vecchis, Pier Paolo Pasolini e Cecilia Mangini: due non romani alle prese con il romanesco delle borgate negli anni Cinquanta
Franco Onorati, Pasolini-Sciascia-Dell’Arco: un ménage à trois all’insegna del romanesco. Genesi de Il fiore della poesia romanesca (1952)
Carolina Marconi, Pasolini-Dell’Arco, un epistolario doloroso.

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