Home NUOVE VARIANTI TUTTO È PERDUTO IN UN’ORA
Tutto è perduto in un’ora nasce come conferenza durante la primavera 2020, in tempi di restrizioni e di confinamento domestico. Si sviluppa successivamente come viaggio poetico e teatrale che intreccia reperti e riflessioni personali degli ultimi venticinque anni con digressioni linguistiche e documenti letterari che vanno dal XIV al XXI secolo. Da Christine de Pizan a Louis Ferdinand Céline, passando per Pierre de Nesson, Ludovico Ariosto, Shakespeare, Dante e gli Smiths. È una piccola ricerca piena d’amore nei confronti delle parole, delle storie che le parole custodiscono e della letteratura. È un apologo che si serve proprio della letteratura e dei suoi autori, quali testimoni privilegiati degli accadimenti umani. È la maniera che per interrogarci su come in passato altri abbiano affrontato lo smarrimento e la paura che derivano da una condizione inedita. Inevitabilmente è diventata anche riflessione sul presente, sulla propria condizione personale, sulla sensazione di vivere alla fine un’epoca e sull’omologazione che ha cambiato le vite nell’ultimo quarto di secolo. È un primo passo in un territorio nuovo.
A questo si aggiunge una rivendicazione: quella di continuare a farsi domande senza pretendere di offrire né di ottenere alcuna risposta.
Ho speso bene i miei soldi? Quand’è che un’imbarcazione s’incaglia? E una conversazione? Qual è la paura più grande che provo? Come comunicano tra loro i cercopitechi verdi? Che ora è? A che ora cala il buio? A che ora finisce il Medioevo? Finirà? Cos’è che risuona nel sentimento della fine? È finito il Medioevo? Perché occuparsi di tramonti? E altre fondamentali domande inutili.
Il programma potrebbe subire variazioni
10 euro
Teatro Villa Pamphilj
Rassegna autunnale con 6 spettacoli teatrali per 6 domeniche