U.MANI
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U.MANI

Ispirato a un testo di narrativa per ragazzi di Luana Vergari, questo spettacolo di Illoco Teatro è ideato da Annarita Colucci (anche in scena) e diretto da Roberto Andolfi

Nell'ambito di Teatro Mobile con il Performing media

09.11.2023 ORE 15:00 Liceo Amaldi e Istituto Comprensivo, Tor Bella Monaca
Via Domenico Parasacchi, 21

Informazioni

U.MANI, uno spettacolo che mescola teatro, cinema e micro-manipolazione, per creare una grammatica scenica ibrida che possa comunicare in maniera efficace con le nuove generazioni. Clara è una bambina come le altre: prima di andare a scuola, sottrae dalla credenza un paio di caramelle al limone; mentre la maestra spiega, disegna animaletti sul libro di scienze (sempre con qualche zampa di troppo); quando gioca in giardino, la sua fantasia la conduce in luoghi lontani e sconosciuti. Clara, però, fatica a comprendere il mondo che la circonda. L’universo dei suoi genitori, della nonna, dei maestri a scuola e di tutti gli adulti sia simpatici che antipatici le appare imperscrutabile e allo stesso tempo incapace di capirla.

Insomma, un mondo a misura di adulti che hanno dimenticato cosa voglia dire essere bambini. Un giorno, mentre guarda il suo programma preferito, la televisione emette improvvisamente un fischio e poi si spegne. Senza rimedio. Questo avvenimento le toglie una distrazione quotidiana e le permette di entrare in contatto con quello che la circonda in maniera diversa; le permette persino di sentire la voce di un gabbiano che ogni giorno vola intorno alla sua casa. Quei rumori e quelle distrazioni che le davano un’immagine della realtà non sua si spengono e quello che all’inizio sembra essere un dramma si trasforma nell’opportunità di vivere avventure e emozioni insospettate: il gabbiano parlante le chiederà aiuto per una missione di vitale importanza: restituire il sorriso alla Luna. Un viaggio vertiginoso che la porterà negli oceani più profondi, nei deserti più aridi e nelle caverne più buie, fino a scoprire che con la semplice forza della sua immaginazione può cambiare tutto e concepire un mondo nuovo.

Lo spettacolo, ideato da Annarita Colucci e diretto da Roberto Andolfi, unisce la manipolazione di oggetti in miniatura alle nuove tecnologie digitali. La vicenda è ispirata a un testo di narrativa per ragazzi: Il bambino senza televisione di Luana Vergari. In questo racconto, un bambino a cui si rompe la televisione scopre che nella porzione di silenzio lasciata dallo schermo spento esiste un mondo che lui può forgiare e modificare attraverso l’uso dell’immaginazione.

Sulla scena, una serie di set in miniatura creati e manipolati dagli attori; le varie azioni saranno riprese da un operatore dotato di telecamera, e il “film”, realizzato dalla collaborazione coreograficatra attori-manipolatori e operatore ad ogni replica, verrà proiettato live su uno schermo collocato sulfondale. Si tratta dunque di un lavoro che intende mostrare al pubblico, simultaneamente, la scena e il dietro le quinte, l’illusione e il trucco. Gli spettatori, infatti, potranno assistere contemporaneamente alle immagini audiovisive prodotte live e proiettate sullo schermo situato sul fondale, e al processo di produzione di quelle stesse immagini, realizzato dagli attori-manipolatori.

Le principali tematiche dello spettacolo sono quelle dell’immaginazione e della diversità. Clara è rappresentata, e probabilmente vede se stessa, come una mano, mentre gli adulti che la circondano sono rappresentati come persone intere. L’incomunicabilità tra i due mondi è acuita dall’utilizzo di una lingua inventata, incomprensibile per gli spettatori, che Clara usa quando dialoga con altri personaggi. Le uniche figure con cui riesce a parlare una lingua comprensibile anche al pubblico sono i personaggi che animano la sua immaginazione. Come ogni grande avventura, Clara potrà giungere alla fine del suo viaggio e riuscire a salvare la Luna solo crescendo e imparando da ciò cheha esperito durante il percorso.

Uno spettacolo che accompagnerà i bambini, ma anche gli adulti, in un mondo poetico in cui la lente dell’obiettivo arriva in quel punto in cui l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande siincontrano.

Da un’idea di Annarita Colucci per la regia Roberto Andolfi con Annarita Colucci, Dario Carbone, Valeria D’Angelo, Anton De Guglielmo, Michele Galella

con il sostegno di Teatro Biblioteca Quarticciolo con il contributo del Fondo Unico per lo Spettacolo – Ministero della cultura XXIV Premio Nazionale Pina e Benedetto Ravasio – MenzioneSpeciale Bando «In Viva Voce 2020», 2° classificato in-box verde 2022 – Menzione speciale dell’osservatorio critico

Il programma potrebbe subire variazioni

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