Ulteriori segni visivi / Further visual sign

Ulteriori segni visivi / Further visual sign nasce come lecture-performance per poi divenire installazione.
Il lavoro nasce dall’analisi di un corto del 1891, quattro anni prima della prima dei Lumière. Georges Demenÿ inventa un apparecchio che per la prima volta riesce a proiettare una debole immagine in movimento: il suo stesso volto che pronuncia le parole «Je vous aime». Si tratta del primo video di sempre che, tecnicamente parlando, porterà all’invenzione del cinematografo prima e del Cinema poi.
Partendo dalla Storia, sempre frutto di una minuziosa scelta tra ciò che può essere conservato e ciò che no, e dall’Archivio, dispositivo al servizio di un certo sistema di potere, la performance si pone di porre in luce l’anti-storia. Ovvero, «coloro di cui la Storia non tiene conto»; svelando così come il primo video di sempre fosse finalizzato ad insegnare la lettura labiale a dei ragazzi Sordi – dopo che venne per legge impedito loro di segnare. Je Vous Aime ha lo scopo di parlare di audismo, fonocentrismo e linguicismo, e di riscrivere la «letteratura dei padroni».

di Diana Anselmo

Diana Anselmo è artista e performer Sordo, attivista ed essere umano improvvisato. Bilingue LIS e Italiano, entra nel performativo con “Autoritratto in 3 atti” (2021) con repliche in Italia e non. All’estero esordisce con “Le Sacre du Printemps (2022)” di Xavier Le Roy. Attualmente espone la sua prima mostra Je Vous Aime in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. È presidente di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione in Europa di/per artistə con disabilità – nonché accessibility manager.

Il programma potrebbe subire variazioni