Tre persone, in viaggio, lasciano un mondo, il loro, che sta per venire meno.
Prima di scoprire se mai approderanno chissà dove o chissà a cosa, insomma, se mai si salveranno, sono costretti al confronto.
Ciascuno parte dal proprio passato (o l’identità se si preferisce) e dal passato di quel mondo che sta per collassare (o la storia, con la maiuscola, sempre se si preferisce): ma è possibile ancora affidarsi ai principî di un mondo che era mentre si va incontro a un mondo che forse sarà?
Il testo racconta di un incontro-scontro tra nuove opportunità di essere uomo o donna, con triangolazione in un rompighiaccio verso il Polo Nord, un’idea di Cechov prima che morisse.
(dall’intervista a Liv Ferracchiati di Rodolfo Di Giammarco, La Repubblica
scene e costumi Lucia Menegazzo
disegno luci Lucio Diana
suono Giacomo Agnifili
lettore collaboratore Emilia Soldati
illustrazione Ehsan Mehrbakhsh
realizzazione costumi in collaborazione con Sartoria Teatro delle Muse
direttore di scena Andrea Zenoni (Spazio Scenico)
foto di scena Luca Del Pia
produzione Marche Teatro – CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG – Teatro Metastasio di Prato | Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini