Produzione: Politeama s.r.l.
Venere e Adone di Shakespeare, fu composto nel 1593. È uno dei poemi più lunghi di William Shakespeare, costituito da 1194 versi e dedicato a Henry Wriothesly, terzo conte di Southampton, in cui il poeta descrive la poesia come “il primo erede della mia invenzione”. La città è infestata dalla peste e deve chiudere i battenti di tutti i suoi teatri per evitare il diffondersi dell’epidemia. Shakespeare si ispira al decimo libro delle Metamorfosi di Ovidio e definisce Venere e Adone “ il primo parto della mia fantasia”.
Si può affermare che sia stato il poema più popolare dell’età elisabettiana. Tutti lo leggono. Tutti lo citano. Troviamo citazioni anche in altri poemi.
Apprezzatissimo fra gentiluomini e cortigiani, in breve divenne una sorta di vademecum dell’amatore, ugualmente popolare nella biblioteca, nel boudoir e nel bordello.
Il poema è in egual misura comico, erotico e commovente: la Venere di Shakespeare è passionale, una dea innamorata e pazza di desiderio. Adone è un giovane bellissimo che le sfugge e preferisce i piaceri della caccia a quelli dell’amore, sia pur divino.
Questo mondo di versi è distillato prezioso di poesia e altissima letteratura.
Il tentativo è quello di entrare direttamente nelle menti e nei cuori dei personaggi, nei loro desideri, nei loro affanni, nelle loro ansie e speranze disattese o soddisfatte.
Cast
William Shakespeare: Gianluigi Fogacci
Venere: Melania Giglio
Adone: Riccardo Parravicini
Regia: Daniele Salvo
Traduzione e adattamento: Daniele Salvo
Scene: Fabiana Di Marco
Costumi: Daniele Gelsi
Musiche originali: Patrizio Maria D’Artista
Assistente alla Regia: Alessandro Guerra
Direzione Tecnica: Stefano Cianfichi
Light Designer: Umile Vainieri
Sound Engineer: Daniele Patriarca