Musica eseguita dal vivo Daniele Roccato (contrabbasso)
Produzione Centro Servizi Culturali Santa Chiara Trento
Il Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni è sostenuto da MIC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze
In collaborazione con ORBITA| Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza
Nell’ambito di Focus on Virgilio Sieni
“Tra i libri della Bibbia il Cantico dei Cantici ci giunge con una voce sempre nuova che ancora freme tra noi. Parole tremolanti, colme di adorazione, di pieno immersivo: sono anche gesti che gli amanti si scambiano.
Odori, sguardi ravvicinati, luci notturne, rumori e richiami e ancora torsioni, occhi contro occhi, pupille che si guardano, braccia che si aprono, rannicchiamenti repentini, passi che arrivano alla porta: un atlante di posture notturne tra la terra, le dune, sotto un riparo, nel primitivo spazio della luce.
Sono parole in esercizio e visite notturne dove nessuno conosce ma viene cantato. Un cuore ascoltante non ha età, pulsa nelle vertebre non meccanicamente ma con la ricerca di stupore e grazia. Carne della mia carne, con quale tatto? quale bellezza? In che modo la mano si lascia guidare da tutto il corpo. Mano tremula, antica, giovane e anziana, inferma e solitaria. Mano che torna occhio, pupilla della mano.
Essere abbagliati: non solo dalla luce ma dalle minime risonanze dei riflessi che dal buio collaborano alla nascita dei movimenti. In questo clima di notturno interrotto i gesti provengono dalle zone abissali del buio. Intorno ai corpi regna il vuoto e solo le misure della luce riflessa tracciano una mappa sensibile di avvicinamenti e adiacenze. L’infinito che si raggruma nello spazio minimo dei due corpi appare inesauribile.
Componimento che procede per rimbalzi, risonanze, riprese, incrinature: emistichi che restituiscono una danza infinita di dettagli. Qui la vicinanza è intesa come un suono che si muove seguendo ipotassi cicliche, dove il verso principale si sbriciola in miriadi di fluidi accenni e sguardi, tocchi e odori.”
(Virgilio Sieni)