LA MONTAGNE INFIDÈLE (LA MONTAGNA INFEDELE)
(Francia, 1923, 24’) di Jean Epstein
Il 22 giugno 1923, a soli cinque giorni dall’inizio di una violenta eruzione vulcanica in Sicilia, Jean Epstein e gli operatori Paul Guichard e Léon Donnot andarono incontro al vulcano. Il risultato è La Montagne infidèle, un documentario in cui l’autore sviluppa l’interesse per le scene reali che dominerà la sua filmografia a partire dagli anni Trenta e che qui assume la forma del cataclisma e dello straordinario. Nel 1926, questa esperienza viene trascritta nel libro Le Cinématographe vu de l’Etna, uno degli scritti fondamentali del pensiero teorico di Epstein. Il testo è sia una riflessione speculativa sui poteri del cinema (come il suo animismo o la sua capacità di farci dubitare della nostra identità) sia un resoconto letterario delle riprese. “Per me il luogo in cui pensare alla più amata macchina vivente era quella zona di morte quasi assoluta che si estendeva per uno o due chilometri attorno ai primi crateri”.
Musica originale composta e eseguita dal vivo da Økapi (2024)
Introducono
Malvina Giordana (Bibliotheca Hertziana – Max Planck Institute for Art History),
Víctor Martín García (Universitat Politècnica de València) e
Rosa Cardona (Filmoteca de Catalunya)
Evento in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte e Fondazione Cinema per Roma
Con il sostegno di Filmoteca de Catalunya
Il programma potrebbe subire variazioni