Regia di Bertrand Bonello con Adilé David, Katiana Milfort, Louise Labeque, Mackenson Bijou (Francia, 2019, 103’)
Haiti, 1962. Clairvius Narcisse viene zombificato per ordine di un fratello geloso. Apparentemente morto, è sepolto e compianto dalla famiglia per poi essere riesumato e costretto a lavorare in un campo di canne da zucchero. Schiavo, inebetito e incosciente si ‘risveglia’ dopo un pasto di carne, ritirandosi dal mondo. Gli ci vorranno diciotto anni per rientrarci e manifestare la sua presenza all’inconsolabile consorte.
Parigi, 2017. Mélissa è la nipote adolescente di Clairvius Narcisse, traslocata a Parigi da Haiti dopo la morte dei genitori, uccisi dal terremoto del 2010. Allieva della Maison d’éducation de la Légion d’honneur a Saint-Denis, Melissa è accolta all’interno di un esclusivo gruppo di adolescenti che si ritrovano ogni sera nel laboratorio artistico della scuola per raccontarsi reciprocamente. Essere la discendente di uno schiavo-zombie e la nipote di una zia mambo, sacerdotessa vudista e tramite tra gli spiriti e la comunità, le vale l’ammirazione della sorellanza. È soprattutto Fanny, colpita da mal d’amore, ad appassionarsi alle sue vicende e a chiedere aiuto alla zia. Ma gli spiriti possono essere capricciosi, soprattutto con un adolescente ostinata e fragile.
Il programma potrebbe subire variazioni