Albania, Si Gira!
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Albania, Si Gira!

Festival del Cinema Albanese 2a Edizione "Transizioni".

08.09.2020 ─
11.09.2020

Informazioni

La seconda edizione del festival cinematografico “Albania, Si Gira!”, volge lo sguardo alle “transizioni“, ovvero alle fasi di passaggio che hanno maggiormente definito la storia dell’Albania e i suoi rapporti con l’Italia. I film selezionati ci permetteranno di esplorare l’inizio, la fine e le continuità di questi processi per comprendere il modo in cui hanno condizionato i rapporti sociali, i valori etici e morali che legano gli albanesi gli uni agli altri e all’Italia. L’arte del cinema costituisce un mezzo efficace per ripercorrere il tempo, lo spazio, i personaggi e le idee che hanno avuto un ruolo di mediazione nell’alternarsi dei sistemi socio-politici e delle identità. L’obbiettivo è riflettere sugli effetti che queste trasformazioni hanno generato nella memoria dei singoli e della collettività. Le opere ci mettono a confronto con i sogni, le speranze, le gioie e le paure che segnano le fasi liminali della vita. Grazie all’intervento degli autori si vede come essi hanno saputo ricreare queste emozioni raccontando i conflitti, le distensioni, il caos, gli attraversamenti di frontiera, le separazioni, la solitudine e i nuovi incontri che hanno caratterizzato la storia comune dei due Paesi.

Il festival nasce dal desiderio di esplorare la storia dell’Albania e le sue relazioni con l’Italia attraverso la cinematografia. L’Italia e gli italiani sono stati sempre in contatto con “il Paese delle Aquile” e ne hanno fortemente influenzato la cultura e le vicende politiche e sociali. La visione di film albanesi e italiani prodotti prima e dopo la caduta del Muro di Berlino, permette di osservare il modo in cui queste relazioni hanno contribuito a forgiare le reciproche rappresentazioni.

Il festival è l’occasione per mostrare al pubblico la ricca, ma poco conosciuta tradizione cinematografica albanese. Grazie alla collaborazione dell’Archivio Centrale di Stato dei Film di Tirana sono portati a Roma importanti opere albanesi che sono state restaurate e digitalizzate.

Proiezioni anche di film più recenti, come quelli realizzati da troupe miste italo-albanesi, che trattano gli avvenimenti storici e i personaggi attraverso interessanti punti di vista intersoggettivi e transnazionali.

Il programma prevede anche degli incontri con gli autori delle opere e studiosi per avere una conoscenza più approfondita dei contesti in cui i film sono stati creati e ambientati.

La Casa del Cinema, in occasione del festival, ospita la mostra fotografica “Bulqizë” di Elton Gllava

“Bulqizë è una piccola città nel nord-est dell’Albania, conosciuta come la città dei minatori. Dopo la scoperta del cromo nel 1939 e l’apertura delle prime miniere nel 1948, la città ne è diventata la terza produttrice. Sono andato a Bulqizë per la prima volta nel 2013. Non conoscevo nulla di questo posto. Il primo impatto che ho avuto è stato travolgente. Un incontro che mi ha riportato indietro nel tempo. Gli edifici grigi che si affacciavano sulla strada principale delineavano una città che si era fermata nel tempo, cristallizzata nell’atmosfera dell’Albania della mia infanzia. C’erano molti bar, qualche drogheria, negozi di scommesse, sale da biliardo, un paio di ristoranti e due scuole. Sono rimasto lì due giorni a fotografare miniere e minatori. La sensazione che ho avuto quando ho iniziato a sviluppare le pellicole è stata intensa come quella che ho provato quando ho messo per la prima volta gli occhi sulla città. Un’alternanza di impulsi emotivi scaturivano dal cuore e dalla mente, come sospesi nel tempo. Così negli ultimi tre anni ho cercato di raccontare la storia di questa parte dell’Albania, che sembra essere ancorata al passato, e al tempo stesso catapultata nel futuro dall’inarrestabile logica capitalista e da uno sfruttamento che non conosce limiti. Attraverso le mie foto racconto la storia di una comunità che siede su una “montagna d’oro”, ma che vede le sue risorse svanire incessantemente. Bulqizë è stata definita da alcuni come un ghetto sociale. Per me rappresenta un repertorio di archetipi culturali che ho cercato di catturare.”

Elton Gllava (Albania, 1974) è un fotografo e regista residente a Roma. Nel 1991, quando il regime comunista è crollato e le frontiere sono state aperte, ha colto l’occasione per conoscere un altro mondo e come migliaia di albanesi ha raggiunto l’Italia. Nel 2007 ha intrapreso il percorso della fotografia e si è diplomato alla Scuola Romana di Fotografia e Cinema nel 2009. I suoi progetti fotografici e cinematografici esplorano questioni sociali e ecologiche in Italia e in Albania attraverso un personale approccio documentaristico. Dal suo ultimo progetto, “Bulqizë”, è stato pubblicato un libro nel 2019.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022

Il programma potrebbe subire variazioni

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