Torna per la sua quarta edizione Couscous Unplugged, il festival gratuito che porta musica, intercultura, integrazione e sostenibilità nel cuore della periferia nord-ovest di Roma. Dal 4 al 7 settembre 2025, il piazzale antistante l’I.C. Pablo Neruda a Casal del Marmo si trasforma in una vera e propria piazza aperta dove i linguaggi dei giovani diventano protagonisti. Nato come spin-off del format musicale Spaghetti Unplugged, Couscous Unplugged coinvolge oggi interi quartieri – Ottavia, Palmarola, Casal del Marmo – con una proposta artistica e sociale costruita insieme alla rete territoriale.
Il programma porta sul palco nomi di spicco e nuove promesse della scena rap e non solo, accanto a eventi collaterali che animano l’intero quartiere. Ogni giornata è scandita naturalmente dagli appuntamenti musicali: a partire dall’open mic contest – l’iconico momento che ha reso celebre Spaghetti. Aperto a tutti gli artisti emergenti della zona – dalle 19 alle 20.30, con iscrizione alle 18 – chi vuole partecipare può trovare gli strumenti in loco, basta portare le proprie canzoni e le basi (se si hanno). Come da tradizione, il vincitore è sostenuto da Spaghetti Unplugged con la produzione, distribuzione e promozione di un singolo musicale.
Nella seconda parte della serata gli attesissimi concerti live con ospiti della scena musicale nazionale e DJ Set serali fino alle 2. Immancabili i talk tematici su giovani, periferia e integrazione, a cura della giornalista e autrice Sabika Shah Povia. Per tutta la durata del festival sono allestiti stand, mercatini e attività a cura delle associazioni di zona, per rendere ogni giornata un’occasione di incontro e partecipazione.
La manifestazione è raggiungibile con i seguenti mezzi:
Treno – fl3 fermata ottavia o casal del marmo/ ottavia
Bus atac linee 546, 907, 998
il progetto è promosso dall’Assessorato alla Cultura attraverso l’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, e realizzato con il supporto del programma Periferia Capitale di Fondazione Charlemagne
Il programma potrebbe subire variazioni