La sesta edizione dei Dialoghi Matematici all’Auditorium Parco della Musica di Roma, promossi e ideati dalla Società editrice il Mulino insieme alla Fondazione Musica per Roma, quest’anno si concentra sulla necessità di affrontare e “accogliere” l’incertezza che anima i nostri tempi, con un approccio sempre guidato dal metodo scientifico e dalle discipline della matematica, della logica, della fisica e per quest’anno della statistica, al centro di molti degli appuntamenti in programma, che si terranno domenica 20 febbraio, domenica 13 marzo, domenica 10 aprile e domenica 15 maggio 2022 sempre alle ore 11.
Quando nel 1972 il fisico statunitense Philip Warren Anderson pubblicava su “Science” l’articolo More is Different, non sapeva – anche se magari ci sperava – che cinque anni dopo avrebbe vinto il Nobel per il suo contributo alle teorie dello “scattering nell’antiferromagnetismo e nella superconduttività ad alta temperatura e della rottura spontanea di simmetria”. Men che mai poteva sapere – né immaginava di poterlo sperare – che cinquant’anni dopo quel “di più è diverso” sarebbe diventata una delle chiavi per comprendere i comportamenti collettivi. Anderson studiava quello degli elettroni e delle molecole, oggi quei comportamenti sembrano offrire una chiave d’interpretazione anche su scala decisamente più grande: la nostra.
Dalla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica per quattro incontri animati e vivaci i Dialoghi Matematici tornano a quello scritto per comprendere l’incertezza, fino ad accoglierla, così aiutando il pubblico a capire come calcolare le conseguenze dei nostri singoli atti. Anche nelle nostre società globali e iperconnesse, infatti, agiscono quelle forze cui Anderson si riferiva scrutando l’infinitamente piccolo; pure nel nostro mondo relazionale, l’effetto sulla collettività dell’insieme di ognuna delle nostre singole azioni è diverso dalla somma dei singoli effetti. Sui grandi numeri l’evidenza per cui 2+2 fa quattro sfuma in un’aritmetica che calcola somme incerte: l’insieme è quel di più, quel “more” che fa tutta la differenza.
Il programma potrebbe subire variazioni