If Body 2023
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If Body 2023

Festival di arti visive e performative

19.07.2023 ─
15.10.2023
Luoghi vari

Informazioni

If Body è un festival di arti visive e performative che mette al centro il corpo come linguaggio artistico e metodologia di apprendimento basata sull’esperienza e la partecipazione. Il progetto si presenta nella forma di una rassegna annuale articolata in una serie di eventi diffusi nella città, per mettere in dialogo aree centrali e periferiche, istituzioni pubbliche e private, collezioni, archivi, architetture dal forte e spesso problematico valore simbolico e storico-artistico con spazi indipendenti e sperimentali.
If Body presenterà nel corso di 6 appuntamenti opere performative inedite, mostre, talk e momenti laboratoriali, coinvolgendo voci del panorama artistico nazionale e internazionale, tra cui le artiste Amelie Aranguren (INLAND – Campo Adentro), Holly Graham, Adelita Husni Bey, Marie Moise e Mackda Ghebremariam Tesfaù, Pauline Curnier Jardin e Feel Good Cooperative.
If Body intende approfondire i significati culturali, sociali e politici associati al corpo e alla corporeità, per riflettere sul rapporto tra singolarità e collettività, tra memorie private e storia collettiva. Il programma rilegge Roma come un corpo di luoghi, narrazioni, entità in movimento tra loro interconnesse e apre riflessioni sulle urgenze del presente, in dialogo con le visitatrici e i visitatori, le/gli abitanti, le comunità storiche, informali, affettive, espropriate, invisibilizzate che popolano i suoi quartieri o li attraversano.

Nella sua prima annualità, il programma di If Body prende il sottotitolo Bodies that talk e propone un focus su gesti, posture e movimenti, quali componenti di un linguaggio non verbale che trasmette costantemente informazioni dall’interno all’esterno del soggetto, e viceversa. Se muovendosi e agendo, i corpi rendono manifesti i propri moti interiori e intenzionalità, allo stesso tempo il comportamento fisico è anche sintomo di condizionamenti che provengono dal fuori di sé, e fornisce indizi visibili di qualcosa spesso non detto. Bodies that talk riflette su gestualità, posture, movenze e ritmi di spostamento nello spazio come chiavi di accesso al bagaglio di eredità emotive, culturali, relazionali archiviate nei nostri corpi

Il titolo del progetto prende ispirazione da una nota in appendice al libro Cruel Optimism di Lauren Berlant, a commento di un dipinto dell’artista Riva Lehrer. Come scrive la teorica americana: “Non c’è un verbo, non c’è un’azione, c’è solo un’inclinazione che è al congiuntivo, proposizionale. C’è un IF ma non un THEN: e allora, se si segue l’IF, cosa si trova? Se il corpo, il dolore. Se il corpo, la tristezza. Se il corpo, gli attriti, la vulnerabilità, il consumarsi. Se il corpo, il legame con la vita. Se il corpo, i tessuti, i capelli, le protesi e tutte le superfici che sono al contempo terreni e fondali. Se il corpo, altri corpi: invisibili e vicini, astratti e toccabili”.

Partendo da queste riflessioni, If Body si propone di seguire le numerose possibilità dischiuse dall’accostamento di questi due termini, nel desiderio di indagare il valore esperienziale, il potenziale e le implicazioni della corporeità nel contesto di un orizzonte solidale in cui il corpo non è mai inteso come entità chiusa e isolata, ma è invece situato in una rete di legami emotivo-affettivi e di processi materici.

La manifestazione è raggiungibile con i mezzi pubblici. Metro B e Metro A – bus

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2023-2024”
Il programma potrebbe suire variazioni

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