La Zattera 2020
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La Zattera 2020

Progetto di coinvolgimento pubblico tra ricerca artistica ed esplorazione urbana e sociale

16.01.2021 ─
28.02.2021
Municipio I

Informazioni

La Zattera evoca una condizione di sopravvivenza e un vagare alla deriva attraverso la lettura e l’interpretazione dei luoghi e della storia sociale e culturale della Roma informale e subalterna, delle rappresentazioni che l’arte ne ha dato, delle forme di autorganizzazione sociale e di educazione prodotte.

Il programma pubblico si articola in appuntamenti di approfondimento con esperti invitati, trasmessi online e registrati sui canali social del progetto, tre azioni (circostanze) itineranti che si svolgono nel rispetto delle normative covid in vigore, una mostra presso Civico Zero (online e in presenza su appuntamento) e attività collaterali online in parte riservate a studenti.

Il progetto è un percorso di ricerca e formazione dove possano incontrarsi artisti, cittadini, esperti, testimoni e coloro che ancora oggi sono abitanti caratterizzati da uno statuto incerto di cittadinanza. Viene tracciato così un filo conduttore che ricollega le storie di quella Roma sofferente e sognatrice per esplorarne il patrimonio e valorizzarne la storia culturale. La ricerca delle storie e dei luoghi, così come la preparazione delle “Circostanze” come degli oggetti artisti-ci che le testimoniano, costituiscono un percorso di formazione informale aperto e maieutico che da tempo abbiamo chiamato SUN, Scuola di Urbanesimo Nomade.

Dalla situazione dei guitti nell’agro Romano, con la malaria e la distribuzione del chinino, raccontata dal fattore Metelli e dal pittore Cambellotti, fino alla realizzazione delle scuole dell’agro nei primi anni del ‘900. Dalla storia dei baraccati tra gli anni ‘30 e ‘70 raccontata da fotografi, scrittori e cineasti neorealisti, dove sono nate le scuole popolari, fino alle esperienze di narrazione, promozione sociale e formazione svolte affianco a Rom e migranti negli ultimi cinquant’anni.

Il progetto triennale ruota attorno alla costruzione di un’opera artistica, la Zattera, costruita con legno e materiali recuperati, che diventa un archivio-teatro delle memorie disperse dell’abitare informale a Roma nei 150 anni di capitale d’Italia. Una storia che nel complesso costituisce un filone di investigazione storico-artistico ancora tutto da esplorare.

La struttura materiale della Zattera verrà realizzata nel terzo anno di progetto con materiali che crescono spontanei, autoctoni e allogeni, nel selvatico urbano, lavorati intrecciando tecniche cadute in disuso e tecniche di altre culture presenti oggi in città. Gli assi portanti della Zattera saranno realizzati con legno di Ailanthus Altissima, pianta allogena considerata inutile e infestante, questi verranno poi legati tra loro con cordame recuperando le antiche tecniche di intreccio dei “vergai” e dei “giuncari” della Campagna Romana. Verrà cardata e intrecciata la lana delle tante pecore che ancora abitano Roma e che oggi non ha più un utilizzo economico per realizzare le parti in tessuto dell’opera. Come simboliche “zavorre” della zattera saranno utilizzate steli e targhe in marmo e travertino che verranno iscritte per dar nome e memoria a fatti e luoghi, per vele tele intessute con le mappe dei luoghi e degli itinerari più importanti.

Stalker promuove il percorso di ricerca e produzione artistica insieme a NoWorking Media lab e Scuola di Urbanesimo Nomade, in collaborazione con AMM (Archivio Memorie Migranti), CNR – ISMed, Circolo Scandinavo a Roma, CivicoZero Soc. Coop. Soc. onlus, Laboratorio di Progettazione Architettonica e Urbana (Dipartimento di Architettura – Università Roma Tre), Master Environmental Humanities (Università Roma Tre), MuSEd-Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (Università Roma Tre), progetto Città Mondo (European Solidarity Corps), Rif Museo delle Periferie (Azienda speciale PalaExpo), Sguardoingiro, Studio Forme.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022”

Il programma potrebbe subire variazioni

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