Il pastificio futuro sorto all’interno delle mura del carcere minorile oltre ad essere un’opportunità concreta di lavoro per i ragazzi provenienti dall’istituto e provenienti dal USSM, vuole essere anche un luogo ove ragazzi e adulti della società civile possano incontrare ragazzi cosiddetti “difficili” per capire insieme come ci si può riabilitare.
Per questo crediamo fortemente che un murale disegnato sul muro di cinta dell’Istituto penale minorile all’interno dell’area assegnata al pastificio, situato alla fine di una strada periferica, possa essere uno spunto di riflessione per arricchire gli incontri che faremo con il territorio, un’ attrazione da mostrare per spiegare cosa intendiamo fare e un aiuto ai ragazzi che hanno sbagliato e che si vogliono reintegrare nella società. Il murale potrebbe rientrare nel circuito di visite guidate dei murales presenti nel parco di Santa Maria della Pietà, dando un incipit nella potenziale valorizzazione del quartiere con la realizzazione di ulteriori interventi artistici.
L’idea del soggetto del murale nasce dalla diretta visione del muro: incombente, limitante, asfissiante. Immediata l’idea di creare una possibilità di visione altra, una feritoia che permetta di vedere oltre, una virtuale lunga finestra che possa far presagire una vita oltre il muro. Volutamente si è deciso di realizzare il murale solo sulla porzione centrale del muro, in maniera tale da rendere più evidente il contrasto fra il passato (muro grigio) e il presente/futuro (murale colorato). L’idea del progetto è stata sviluppata per dare la possibilità di operare a diversi soggetti senza specifica esperienza nel campo artistico, ma sotto la guida e supervisione dell’artista, permettendo quindi l’interazione fra diverse realtà. Un taglio, una finestra nel muro grigio realizzata attraverso una lunga striscia di colori e sinuose forme, su cui campeggiano soggetti dal forte messaggio simbolico. Un paesaggio stilizzato fa da sfondo all’evoluzione del chicco di grano (simbolo di vita ma anche elemento base dell’attività del pastificio). Dal seme che germoglia si giunge ad una grossa manciata di grano custodita nel palmo di una mano. Un volo di diversi uccelli ambiscono a questo nutrimento, simbolo di indistinta possibilità di salvezza, tutti possono attingere a questa opportunità. La rappresentazione del volo degli uccelli è stata suggerita e fortemente voluta dai ragazzi che al momento lavorano nel pastificio durante un momento di confronto con l’artista.
La direzione del volo, prima convulsa e caotica, si proietta regolare e armonica verso due figure che campeggiano con il loro abbraccio sulla parte finale del murale. Padre Gaetano Greco offre a sua Santità Papa Francesco l’opera del pastificio e tutta la sua vita spesa per ridare speranza ai tanti giovani del carcere minorile ove è stato cappellano dal 1982 al 2017.
Il luogo della manifestazione è raggiungibile con i mezzi pubblici: 980, 49, 911 FL3 BUS N913, C6, 546, 907, 998, 999, 916, Treno: FL3.. Continuare per via Barellai a piedi per 15 minuti
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi