Officina Estate giunge alla sua quinta edizione nell’arena della Biblioteca Laurentina. La manifestazione è una vera e propria comunità aperta dove si riuniscono maestri e i compagni di viaggio.
Nel mese di luglio si comincia con i laboratori e da fine agosto anche con spettacoli e performance con azioni urbane partecipate.
Si comincia il 21 luglio alle 14.30 e poi tutti i venerdì fino al 25 agosto con il laboratorio teatrale “Black Reality. Odio gli indifferenti” a cura di Gianluca Riggi, con giovani migranti dello sprar di via Laurentina e giovani del territorio che vogliano mettersi alla prova in azioni performative urbane. Un laboratorio intensivo che vuole affrontare il tema dell’indifferenza che si compone di tre fasi: conoscenza reciproca, conoscenza del proprio corpo, conoscenza di una voce che ci appartiene, in condivisione con il gruppo; individuazione di un tema di interesse comune, ricerca e sviluppo del tema; portare il tema all’esterno del gruppo sviluppando azioni performative. La fase conclusiva prevede il 30 agosto la restituzione del laboratorio con la performance di Black Reality. Odio gli indifferenti.
Sempre dal 21 luglio comincia a costruirsi la performance partecipata “Io vedo…” di Barbara Lalle che attraversa piazze, mercati, centri anziani, biblioteche del IX Municipio per scoprire autonarrazione, esperienze, suggestioni intorno allo sguardo di chi vorrà partecipare e che culminerà con una restituzione visivo musicale il 29 agosto.
Officina delle Culture come sempre attraversa il mondo e inaugura la rassegna con un focus sull’Iran con uno spettacolo di danza classica persiana con Elnaz Yousafi e un concerto con gli strumenti tradizionali con la voce di Ghazal Rad. I ritmi africani sono sempre presenti e attesi per il laboratorio di percussioni condotto dai Tam Tam Morola.
Ad agosto in scena Moni Ovadia, maestro dell’arte ed esperto di culture differenti che insieme a Taraf de Metropulitana propone Zigeuner Lied canti e storie per raccontare il viaggio parallelo di due culture musicali come quella ebraica e quella zingara.
Si prosegue con il poliedrico contest di urban dance di Sonny Olumati, tra letture pubbliche, dibattiti sulla letteratura contemporanea, confronti tra giovani scrittori per proseguire con lezioni di danza e competizione di freestyle, approdando alla festa in musica con dj set.
Infine con “Botteghe dal mondo. Un altro mondo è possibile” si viaggia nel mondo del commercio equo e solidale in un incontro a cura di Gabriella D’Amico.
A settembre un piccolo e prezioso festival di teatro curato da Marcello Sambati “L’immaginario ha gli occhi aperti”. Tre serate dedicate all’esplorazione di mondi e tecniche dell’immaginario, con opere brevi e dense di azioni in prospettiva, atti generativi di una sensibilità condivisa insieme al grande autore, attore, regista, da decenni cardine della scena di ricerca teatrale e performativa italiana.
L’Officina delle Culture è un’associazione di promozione sociale che per contrastare l’indifferenza e i facili odi propone incontri, eventi artistici e laboratori animando il Municipio IX con un festival estivo poliedrico.
La manifestazione è raggiungibile con i mezzi pubblici: bus 723, 724, 779
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2023-2024”
Il programma potrebbe subire variazioni