La manifestazione celebra l’ancestrale e mitica relazione tra Roma e il suo alter-ego naturale e selvatico: il Latium. Una relazione che si intende ritessere e rigenerare, attraverso azioni artistiche esplorative, esperienze formative e di presa in cura dal basso del territorio selvatico che da sempre insorge spontaneo tra le rovine di passati antichi e recenti nelle pieghe della città, dando ospitalità a usi e pratiche informali e conviviali.
Una relazione, quella tra Roma e il Latium, oggi rimossa ma non morta, generatrice di straordinaria e imprevedibile bellezza, da sempre cantata da artisti e poeti che vi colgono l’unicità della città eterna.
Il progetto dispiega una pratica culturale fondata sulla comprensione delle dinamiche evolutive spontanee del territorio che coinvolge le comunità urbane in un processo di comprensione e cura del selvatico e del suo carattere rigenerativo della biodiversità.
Quest’anno oggetto privilegiato di indagine è il ruolo ecosistemico e mitopoietico dell’acqua nella creazione di Ecosistemi Urbani Emergenti in spazi urbani prima dismessi e poi manomessi dall’azione umana.
Il programma pubblico è articolato in camminate, conferenze e presentazioni di libri, laboratori teatrali, a cui si affianca la Scuola di Urbanesimo Nomade, un laboratorio gratuito (max 20 persone, iscrizioni entro il 30 agosto via email), che attraverso camminate, conferenze, laboratori teatrali seguirà tutte le fasi del progetto.
Il progetto si rivolge alle comunità locali, coinvolgendo diverse associazioni e comitati cittadini, ad artisti stranieri presenti a Roma selezionati tra quelli presenti presso le accademie e gli istituti di cultura stranieri in città, ai giovani artisti migranti, agli studenti italiani e stranieri.
Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022
Il programma potrebbe subire variazioni