Spontaneamente. Celebrare la natura selvatica in città 2022

Spontaneamente. Celebrare la natura selvatica in città 2022

Progetto di coinvolgimento artistico e sociale per esplorare e cartografare i territori della rinaturazione spontanea di Roma

30.08.2022 ─
30.09.2022
Varie sedi

Informazioni

Progetto di coinvolgimento artistico e sociale agito secondo la pratica più che ventennale di Stalker: esplorazioni degli spazi abbandonati, coinvolgimento creativo delle comunità urbane, esperienze formative e di cura dal basso del territorio, celebrazione di riti conviviali e collettivi.

Attraverso camminate, incontri e laboratori il progetto vuole sensibilizzare chi oggi abita Roma al rispetto, alla tutela e alla presa in cura di questi territori emergenti che stanno rigenerando la biodiversità urbana e per questo sono strategici, davanti ai cambiamenti climatici in atto, per il futuro ecologico della città. L’attività di ricerca e produzione viene condivisa con la Scuola di Urbanesimo Nomade – SUN, percorso formativo aperto e all’aperto che coinvolge e interroga abitanti, artisti, studenti, viaggiatori italiani e stranieri in un processo di comprensione e cura della natura selvatica in città.

Per il terzo anno con SPONTANEAMENTE, Stalker dedica il mese di settembre alla mitica relazione tra Roma e il suo alter-ego, il Latium, ovvero quella natura selvatica che ancora oggi attraversa e penetra Roma fin nel suo cuore archeologico, riappropriandosi, ieri come oggi, delle rovine urbane, secondo una estetica del sublime cantata nei secoli da artisti e poeti che vi hanno colto l’unicità della Città Eterna.

Il programma pubblico di camminate, incontri e laboratori ruota attorno alla rituale camminata di tre giorni – WaterWalk#3, dal 23 al 25 settembre, che quest’anno attraverserà Roma Ovest, da sud a nord, risalendo fossi, a tratti ancora rigogliosi, a tratti intubati e dimenticati ma che ancora oggi attraversano la città come le vene di un corpo, vene spesso sotterranee che a volte riemergono proprio a causa dell’intenso sfruttamento del territorio dando vita a laghi e stagni. Si tratta di luoghi violati che imprevedibilmente ritrovano il loro genio creativo e spontaneamente, proprio grazie alla presenza dell’acqua, rigenerano il territorio producendo inediti paesaggi. Alla camminata aperta al pubblico partecipa un gruppo di giovani artisti e architetti islandesi venuti per raccontare la Biennale del Sud Islanda, e la Scuola di Herat, collettivo multidisciplinare di artisti afghani rifugiati a Roma. A conclusione di tre anni di attività, il progetto propone una narrazione/cartografia collettiva dei luoghi esplorati nell’esposizione D.A.F.N.E. (danni ambientali e formazione di nuovi ecosistemi), l’Atlante del Selvatico di Roma, che inaugura il 29 settembre presso lo spazio NoWorking.

Il progetto è in collaborazione con Circolo Scandinavo in Roma, Forum Territoriale Parco delle Energie, Master Environmental Humanities - Università Roma Tre, Scuola di Herat, Società Geografica Italiana, South Iceland Biennal con il sostegno del Kulturkontakt Nord e con il patrocinio di Roma Natura.

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020-2021-2022 

Il programma potrebbe subire variazioni

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