ARTIST TALK CON CANDICE BREITZ, MODERATA DA JOHANNE AFFRICOT E ERIC OTIENO SUMBA
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ARTIST TALK CON CANDICE BREITZ, MODERATA DA JOHANNE AFFRICOT E ERIC OTIENO SUMBA

Incontro con l'artista e i curatori della mostra

Nell'ambito di Riverberi

21.06.2024 ORE 18:30 La Pelanda, Mattatoio di Roma
Piazza Orazio Giustiniani, 4

Informazioni

In Inglese con traduzione consecutiva

Foyer 2, Mattatoio, La Pelanda
In Whiteface, di Candice Breitz, incontriamo la bianchezza con le sue stesse parole. L’opera rivela diversi interrogativi sulla natura della bianchezza come struttura di potere, sulle sue strategie di offuscamento e, in ultima analisi, di sopravvivenza. In questo artist talk, l’artista e lɜ relatorɜ approfondiscono la realizzazione e i dispositivi stilistici di Whiteface per comprendere le manifestazioni contemporanee della bianchezza. La conversazione si concentrerà sulle articolazioni della bianchezza in varie forme di media, come arene specifiche e globali per la diffusione e la normalizzazione di idee e ideologie suprematiste, e su come queste possano essere criticate e messe in discussione in termini concreti.
Candice Breitz (Johannesburg, 1972) è un’artista che ha esposto le sue videoinstallazioni in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera Breitz ha esplorato le dinamiche attraverso cui lɜ individuɜ diventano se stessɜ in relazione a una comunità più ampia, sia essa la comunità immediata che si incontra in famiglia o le comunità reali e immaginarie che sono modellate non solo da questioni di appartenenza nazionale, di razza, genere e religione, ma anche dall’influenza sempre più innegabile dei media mainstream, come la televisione, il cinema e altre culture popolari. Più di recente, il lavoro di Breitz si è concentrato sulle condizioni in cui si produce l’empatia, riflettendo su una cultura globale satura di media, in cui la forte identificazione con lɜ personaggɜ di fantasia e le celebrità va di pari passo con l’indifferenza diffusa nei confronti delle avversità del mondo reale. Nel 2022 ha completato The White Noise Trilogy, un trio di video-installazioni multicanale che include Love Story (2016), TLDR (2017) e Whiteface (2022). Breitz si è laureata presso l’Università del Witwatersrand (Johannesburg), l’Università di Chicago e la Columbia University (NYC). Ha partecipato all’Independent Studio Program del Whitney Museum e nel 2005-2006 ha guidato la residenza “Le Pavillon” del Palais de Tokyo, come artista in visita. Dal 2007 è docente presso la Hochschule für Bildende Künste di Braunschweig (Università d’Arte di Braunschweig). Breitz vive e lavora a Berlino.
Johanne Affricot è direttrice artistica, curatrice e produttrice culturale. È profondamente impegnata nella creazione di spazi creativi quali dispositivi di ri-generazione in cui coltivare e disseminare collettivamente strategie e pratiche di immaginazione radicale che abbiamo un profondo impatto culturale e sociale. Attualmente è curator-at-large presso l’American Academy in Rome. I suoi progetti recenti includono le personali Studio 1. I Miss You So Much (2023), Il Mio Filippino. For Those Who Care To See (2023), la programmazione artistica Rifrazioni (2023), e la collettiva e il programma pubblico Sediments:After Memory (2022).
Eric Otieno Sumba è uno scrittore ed editor, con una formazione in teoria sociale, economia politica, studi postcoloniali e critica d’arte. I suoi scritti sono stati pubblicati, tra gli altri, su Contemporary &, Africa Is a Country, Lolwe, The Guardian, Griotmag, Frieze, Sleek, Nataal, Monopol, Texte zur Kunst e Camera Austria. Attualmente è Editor per le pratiche di pubblicazione presso la Haus der Kulturen der Welt (HKW) di Berlino. In precedenza ha curato Sediments:After Memory (2022) e Refractions (2023).

Il programma potrebbe subire variazioni

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