Per celebrare la Festa della Musica di Roma 2021, il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma, l’Accademia di Romania in Roma, Roma Culture e il Teatro di Roma, presentano al pubblico il recital di pianoforte di Beatrice Cori. In programma musiche di Robert Schumann (Germania), György Ligeti (Romania) e Alexandr Scriabin (Russia).
Beatrice Cori classe 1997, ha iniziato i suoi studi con la professoressa Antonella Ceravolo prima al Conservatorio “Alfredo Casella” di L’Aquila e poi, dal 2013 presso il Conservatorio Santa Cecilia. Qui ha conseguito, con il massimo dei voti, il Diploma in pianoforte (vecchio ordinamento) nel 2017; successivamente per arricchire la propria personalità musicale ha frequentato il Biennio specialistico in Musica da Camera con la professoressa Monica De Matteis, conseguendo il relativo Diploma accademico di secondo livello con il massimo dei voti, lode e menzione. Proseguiva contemporaneamente i suoi studi pianistici con il M° Ceravolo sotto la cui guida conseguirà nella prossima sessione estiva il Diploma accademico di secondo livello in Discipline Musicali-Pianoforte. Nel suo percorso formativo sono stati importanti alcuni incontri in occasione di masterclass, interne ed esterne al conservatorio, con musicisti quali: Fausto Di Cesare, Tim Ovens, Roberto Cappello, Pierluigi Camicia, Roberto Plano, Benedetto Lupo e Valerij Voskobojnikov. Beatrice si è sempre distinta nel rappresentare il conservatorio in progetti di scambio culturale all’estero (Danimarca, Islanda) e in eventi organizzati dall’istituzione (Festival pianistici; Concerto di beneficenza per la Giornata Nazionale del Parkinson 2019, in partenariato con la Fondazione Limpe; Classica sul Tevere 3° edizione-2020). Ha vinto numerosi premi in Concorsi pianistici nazionali e internazionali. Ha suonato da solista con l’Orchestra Giovanile del Conservatorio per il Festival Paisiello nel 2016, diretta dal M° Rinaldo Muratori; e nel gennaio 2020 (ultimo evento prima della pandemia…) solista nel Concerto K.466 di Mozart, diretta dal M° Zvonimir Hačko, direttore ospite.