
TOTENTANZ. MORGEN IST DIE FRAGE
Spettacolo di danza contemporanea di Marcos Morau - La Veronal (ES), nell'ambito del Festival Fuori Programma 2025, diretto da Valentina Marini
Nell'ambito di Teatro di Roma: Più di un Teatro | Stagione 2024-2025
Home Teatro di Roma: Più di un Teatro | Stagione 2024-2025 TOTENTANZ. MORGEN IST DIE FRAGE
Spettacolo di danza contemporanea di Marcos Morau - La Veronal (ES), nell'ambito del Festival Fuori Programma 2025, diretto da Valentina Marini
Nell'ambito di Teatro di Roma: Più di un Teatro | Stagione 2024-2025
Crediti
Idea e direzione artistica: Marcos Morau
Direzione di Produzione: Juanma G. Galindo
Coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
Con: Ignacio Fizona Camargo, Fabio Calvisi, Valentin Goniot, Nuria Navarra Drammaturgia: Roberto Fratini
Direzione tecnica: David Pascual
Disegno sonoro e musiche originali: Clara Aguilar
Video design: Marcos Morau, Marc Salicrú, Marina Rodríguez, Albert Pons
Costumi: Marcos Morau e Manuel Mateos
Produzione e logistica: Cristina Goñi Adot, Àngela Boix
Realizzazione di pupazzi e maschere: Juan Serrano – Gadget Efectos Especiales e Martí Doy.
Un ringraziamento speciale a Maria Arnal, Ben Meerwein, Larissa Hertweck, Alex Röser Vatiché.
Una produzione La Veronal
In coproduzione con Triennale Milano, Teatre Lliure, Temporada Alta – Festival Internacional de Catalunya, Girona/Salt, Madrid Festival de Otoño.
Con il sostegno di INAEM – Ministerio de Cultura de España e ICEC – Departament de Cultura de la Generalitat de Catalunya.
In collaborazione con ATCL
Con il patrocinio di Instituto Cervantes
La Totentanz, detta anche Danse macabre o Dance of Death, già nel Medioevo era un modo per esorcizzare la paura della morte, in un carnevale di disperata vitalità. Marcos Morau, uno dei più visionari artisti della scena contemporanea, e la sua compagnia di danza La Veronal, tra le più acclamate del panorama internazionale, rivisitano questo rituale attraverso una performance che ci restituisce un’immagine poeticamente pertinente della morte e della giustizia che essa comporta: L’ora fatale arriva, infallibilmente, per ognuno di noi. Rivisitare la danza della morte nel XXI secolo, nella turbolenza di un mondo gettato nel caos terminale da mille rivoluzioni sociali, digitali e spirituali, è un anacronismo voluto, quasi una meditazione. La Totentanz di Morau è un invito a celebrare la fragilità della vita e a meditare sulla sua perdita di valore. L’attuale disprezzo per i valori della vita è direttamente proporzionale all’incapacità generalizzata di interpretare, danzare, officiare la morte come mistero. Perdere coscienza, scuotere il corpo, perdersi nell’oscurità dei sensi e soccombere alla trance della musica e della danza ci porta alla catarsi, e da quello stato anche il morso amaro del nulla entra più facilmente. A distanza di più di cinque secoli, la danza della morte torna a farci chiedere dove stiamo andando, chi siamo e cosa significa questo luogo che abitiamo prima che la morte ci prenda per mano per farci danzare con lei.
Il programma potrebbe subire variazioni
5 luglio ore 18.45 e ore 21
ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza
Un palinsesto ricco di grandi classici di ampio respiro affiancati alla drammaturgia contemporanea e al teatro di ricerca e sperimentazione
5 luglio ore 18.45 e ore 21
ORBITA|Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza