XNOVO – Roma
XNOVO è una startup creativa, un hub della moda circolare, un incubatore di giovani talenti. Operando nell’ambito dell’innovazione e della sostenibilità, XNOVO mira a implementare soluzioni alternative agli attuali modelli di consumo nel settore della moda. Attraverso la combinazione di arte, design e tecnologia nella rigenerazione di prodotti di abbigliamento, l’obiettivo di XNOVO è quello di valorizzare la filiera del made-in-Italy creando nuovo valore dal recupero e dal riutilizzo di risorse inutilizzate e dall’applicazione di soluzioni circolari phygital (fisiche e digitali). Nel perseguire la sua visione, XNOVO basa l’attività di creazione di ARTWEAR, l’arte indossabile 1of1 e i prodotti ready-to-wear di XNOVO, su un mix di economia circolare, collaborativa e creativa. Integrando la creatività di artisti e designer nei processi di riduzione dei rifiuti, la missione di XNOVO è quella di innescare un nuovo modo di creare stili unici attraverso l’Upcycling, al fine di ridisegnare l’industria e concepire una moda a prova di futuro.
ORAK – Roma
Orak (Observation of Reality and the Abstract Known) è uno studio creativo con lo scopo di esplorare il legame tra movimento, arte visiva, multimediale, musica e individualità. L’ ecletticità della sperimentazione si propone di interpretare la realtà sotto la visione dei suoi creatori, proponendo poi un risultato finale tangibile. Alla base della sperimentazione c’è anche una forte volontà di collaborazione con vari artisti e personalità che possono incarnare i valori di Orak.
GIOVANNI TELVE – Roma
Nato e cresciuto a Roma, tecniche e contesti, avvicinandosi alla rappresentazione visiva tramite il mezzo del disegno, della fotografia e dell’arte di strada. Intende la ricerca artistica come la forma visibile di una ricerca personale sul rapporto tra la realtà e la sua percezione, e ricerca e lavora su questa intersezione attraverso il disegno e la fotografia. Studia architettura e presta un’attenzione particolare alla percezione e alla visualizzazione del contesto urbano in senso lato. “Da dove vengo? Chi sono davvero, cosa mi definisce? Mi rispondo che sono lo sviluppo della mia natura e delle scelte che prendo per svilupparla, che sono un filtro tra quello che percepisco e quello che rappresento, che nell’essere filtro agisco. Sono fatto di quello che ho fatto, e il mio lavoro creativo è, da questo punto di vista, quello che mi appartiene di più e che mi definisce più profondamente.
KENJI – Roma
Kenji de Angelis nasce nel 1991 a Roma. Si addentra nel mondo dell’arte urbana molto giovane, quando a 15 anni entrando a contatto con il writing, inizia a produrre i suoi primi graffiti, apprendendo le tecniche pittoriche proprie di questo campo e sperimentando sempre nuovi tipi di espressione artistica (spray, stencil, postering, stikering, aerografia,). Parallelamente alla sua iscrizione presso l’Università La Sapienza di Roma nel corso di laurea di Scienze ambientali, le sub-culture urbane e rurali, le piccole comunità indipendenti, il mondo dell’associazionismo spontaneo e degli enti del terzo settore per la salvaguardia ambientale, diventano per l’artista una fonte di stimoli, ispirazione e sguardi sul mondo. Produce un gran numero di fanzine, in collaborazione con il collettivo “Paspartú”, operando contemporaneamente da autore e disegnatore nella creazione delle grafic-novel per i manifesti di concerti e per le presentazioni di film indipendenti. Nel corso degli anni viene coinvolto in molteplici festival volti alla rigenerazione degli spazi urbani delle periferie di Roma, Lecce, Milano e Genova.
RATOGHETON – Roma
Ratogheton, classe 1997. Finiti gli studi presso il liceo artistico “E. Manucci” come grafico pubblicitario, si appassiona sempre di più all’arte e a tutte le sue forme, dal teatro al cinema alla musica , dalla pittura classica alla street art. Grazie all’associazione Dominio Pubblico, realizza le sue prime opere per i progetti “Lazio Street Art” e “MA®T – Millennials A®t Work”. In seguito produce opere originali anche per il progetto “Immagini di Città” della Fondazione Teatro di Roma presso il Teatro Valle, progetto a cura di Graziano Graziani in collaborazione con Dominio Pubblico. Le opere uniscono la “flash art” tipica dei tatuaggi tradizionali, cosiddetti “Old School”, a stili minimalisti e moderni, creando così una line art sempre in evoluzione. Nel campo musicale, Ratogheton ricerca e sperimenta il mondo dei suoni elettronici; sintetizzatori e tappeti di delay accompagnati spesso da percussioni in chiave jazz che mixati con monologhi o interviste, famosi nell’ambito artistico, teatrale o cinematografico, portano lo spettatore in un’esperienza pari a quella di un viaggio.